Carlo Acutis, storia del bambino santo

di Redazione ETI/Mark Jackson
6 Maggio 2025 14:53 Aggiornato: 6 Maggio 2025 14:53

Il documentario Carlo Acutis: Roadmap to Reality, primo santo del millennio, fino a oggi ha una sola recensione su Rotten Tomatoes. È un dato simile a quello di altri due recenti documentari sulla fede, I Am Living Proof (una recensione) e Heart of a Servant: The Father Flanagan Story, che ne ha due.
Tutta la critica cinematografica americana ignora questi film, a causa dell’ateismo che pervade il liberalismo sia della costa di New York che quella di Los Angeles. Tuttavia, la valutazione del pubblico per questi tre documentari si attesta al 97 – 98%. A uno sguardo generale, questo significa che la massa dei critici cinematografici è composta da due piccoli arcipelaghi atei ai confini di un vasto mare di Fede.

Carlo Acutis, secondo da sinistra, posa con gli amici in Carlo Acutis: Roadmap to Reality. Castletown Media (Traduzione da ET)

SANTITÀ

Lo scrittore, regista e produttore Tim Moriarty racconta la breve vita e i momenti importanti di Carlo Acutis, un giovane italiano nato a Londra nel 1991 e morto a Monza nel 2006 di leucemia. La canonizzazione di Acutis era prevista per il 27 aprile 2025, ma la cerimonia è stata rinviata per la morte di Papa Francesco, e poiché una canonizzazione può essere proclamata solo da un Papa, il rito è stato rimandato.

Il segno che il giovane Carlo ha lasciato sul mondo è stato molto profondo, tanto da portarlo alla cosa più difficile che un essere umano possa ottenere: la canonizzazione. Ci vuole, letteralmente, un miracolo ma in realtà, per essere dichiarati santi dalla Chiesa cattolica, ne occorrono due.

GITA SCOLASTICA

Carlo era un ragazzo normale sotto molti aspetti: amava l’informatica, i videogiochi e il calcio. Le interviste con la sua famiglia, con gli amici e con vari esponenti del modo cattolico testimoniano della precoce e profonda devozione del giovane Carlo per Cristo e per l’Eucaristia. Aveva creato un sito web dedicato ai racconti delle apparizioni mariane e dei miracoli eucaristici, valutati scientificamente, in cui le ostie e il pane utilizzati nella cerimonia sanguinano in modo inspiegabile.

Nel documentario, un gruppo di studenti dell’Università di Mary nel North Dakota si reca in pellegrinaggio a Roma per vedere il corpo di Carlo. All’inizio del viaggio, rinunciano ai loro cellulari per ammirare meglio le splendide opere della Città Eterna – la Cappella Sistina di Michelangelo, il Colosseo e la fantastica cucina italiana – senza la dipendenza dallo schermo.

Sia il viaggio che il divieto di usare il cellulare hanno lo scopo di liberare gli studenti dalla depressione, dall’isolamento, dalla disgregazione e dall’indebolimento dei legami interpersonali che il mondo sta vivendo. Viene incoraggiata la condivisione del loro viaggio spirituale. Il film si apre ricordando che l’eccessivo ricorso alle fotocopie, così come a Internet, impoverisce la realtà.

Alcuni studenti hanno una fede forte. Ma altri, di estrazione cattolica, hanno probabilmente bisogno di un rumspringa, il rito di passaggio degli Amish, in cui gli adolescenti lasciano la comunità spirituale per qualche anno, conducono una vita “normale”, bevono, fumano, stanno a contatto con la dissolutezza ormai diffusa nel mondo, e infine decidono se tornare nella loro comunità.

Foto di famiglia di Carlo Acutis in Carlo Acutis: Roadmap to Reality. Castletown Media (Traduzione da ET)

Questa parte del film ricorda una versione in termini religiosi di Stand By Me di Stephen King, nella quale quattro ragazzi intraprendono una sorta di “pellegrinaggio” attraverso i boschi per vedere il corpo di un compagno di classe morto investito da un treno.

Il corpo di Acutis, esposto al pubblico, sembra dormire. Secondo il padre di Carlo, Assisi era il luogo preferito di Carlo. Nel 2019, il suo corpo è stato riesumato ed esposto nella Chiesa di Santa Maria Maggiore e la sua tomba è stata aperta al pubblico nell’ottobre 2020. Nonostante sia deceduto da 19 anni, ha un aspetto roseo e straordinariamente vivo, dovuto al silicone con cui è stato trattato.

I MIRACOLI

Il film prosegue con la descrizione dei due miracoli attribuiti a Carlo Acutis. Il primo, nel 2013, riguarda un bambino brasiliano nato con una rara malformazione al pancreas, che gli avrebbe permesso di vivere solo cinque anni, ma il piccolo Matheus è guarito nel momento stesso in cui ha toccato una reliquia di Carlo, restando per i medici un evento inspiegabile.

Il secondo caso si è verificato nel 2022, a Firenze. Valeria Valverde, una studentessa di 21 anni aveva subito un grave trauma cranico per un incidente in bicicletta, e secondo i medici non aveva quasi nessuna possibilità di sopravvivere. È guarita completamente subito dopo le preghiere della madre sulla tomba di Carlo ad Assisi.

UN COMPORTAMENTO ESEMPLARE

Come ex animatore di un campo estivo, mi è piaciuto particolarmente ritrovare l’innocenza e l’apertura mentale dei giovani adolescenti. Il film su Carlo Acutis mostra concretamente come gli studenti siano colpiti dalla santità di un ragazzo loro contemporaneo, che vestiva come loro e usava Internet in modo giusto. Come dice il titolo del film, la vita di Acutis è una mappa verso la santità, che dovrebbe essere raggiungibile da ogni persona.

È difficile farsi un’idea di Carlo, della sua persona, attraverso questo film, a parte quello che raccontano la madre e gli amici. Dicono che fosse molto persuasivo nel far interessare ed entusiasmare i suoi amici per tutto quello che riguardava la fede: in un’epoca in cui il cinismo e lo scetticismo non conoscono limiti, è segno di un notevole livello di calore umano, energia e carisma. Si dice anche che facesse spesso amicizia con i senzatetto e gli emarginati.

In altri articoli su di lui si parla della sua castità. Sua madre raccontava che durante le pubblicità televisive più spinte chiudeva gli occhi. Parlando della Vergine Maria la definiva «l’unica donna della mia vita». Gli inquirenti vaticani hanno esaminato la cronologia di navigazione su internet di Carlo e hanno constatato che durante tutte le ore trascorse al computer non ha mai visitato siti pornografici.

Poster promozionale per Carlo Acutis: Roadmap to Reality. Castletown Media

Carlo Acutis riconosceva che internet fosse uno strumento importante, e tramite il suo sito desiderava suscitare l’interesse della gente, sradicare e annullare l’opera del Male e usare internet per evangelizzare.

Come padre Flanagan prima di lui, Carlo Acutis voleva che tutta l’umanità percorresse il suo vero cammino, quello della santità.

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