Mons. Giuliodori: attesa per il nuovo Papa Sarà al servizio del popolo

di Agenzia Nova
4 Maggio 2025 14:35 Aggiornato: 4 Maggio 2025 14:35

In questi giorni l’attenzione di tutta la Chiesa e del mondo intero è rivolta all’imminente Conclave che ha il compito di eleggere il vescovo di Roma, successore di Pietro e nuovo Pontefice. La Chiesa in queste ore aspetta il nuovo Papa che sarà «totalmente al servizio del popolo di Dio». Lo ha detto monsignor Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica, nell’omelia della messa presso la chiesa centrale della sede di Roma dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, per la celebrazione della 101ma giornata per l’ateneo.

Presente alla celebrazione la Rettrice dell’Ateneo, professoressa Elena Beccalli. «In questi giorni l’attenzione di tutta la Chiesa e del mondo intero» – ha ricordato Giuliodori – «è rivolta all’imminente conclave che ha il compito di eleggere il vescovo di Roma, successore di Pietro e nuovo Pontefice». «Nei giorni in cui abbiamo accompagnato con grande commozione il passaggio alla casa del Padre di Papa Francesco e mentre ci prepariamo ad accogliere il nuovo pontefice, siamo travolti da fiumi di parole, commenti, analisi, valutazioni con cui, da una parte, si è cercato di valutare il pontificato di Francesco e, dall’altra, si tenta di tracciare il profilo del successore. Il Vangelo» – ha aggiunto mons. Giuliodori riferendosi alle Letture del giorno – «sembra dirci che tutto questo può essere certamente interessante, ma non è la cosa più importante. Una sola cosa appare davvero necessaria: che Pietro, e con lui i suoi successori, amino davvero il Signore e la sua Chiesa e siano disposti a seguirlo fino in fondo, sulla via del martirio».

Quindi «che Papa serve allora alla Chiesa? Ieri come oggi, un Papa che ami il Signore con tutto se stesso e sopra ogni altra cosa. Che abbia a cuore il gregge mettendosi totalmente a servizio del popolo di Dio», ha continuato monsignor Claudio Giuliodori. «Lo farà con la sua personalità e la sua storia, la sua sensibilità e le sue scelte ma la missione della Chiesa resta essere nel mondo testimone credibile dell’amore di Dio. Quando agisce seguendo logiche umane» – Papa Francesco avrebbe detto mondane – «la Chiesa rischia di avere le reti vuote». «A noi è chiesto di avere la stessa libertà e determinazione» – ha proseguito l’assistente ecclesiastico della Cattolica – «che hanno avuto Pietro e i primi discepoli, come raccontato nella prima lettura tratta dagli Atti degli Apostoli. Di fronte alle difficoltà e alle persecuzioni, non si scoraggiano ma sostenuti e guidati dallo Spirito Santo annunciano con franchezza il Vangelo, nella consapevolezza che bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini». Di questa coraggiosa missione, «che si declina nel tempo con forme sempre nuove, fa parte anche quell’impegno culturale ed educativo della Chiesa che trova nell’Università Cattolica del Sacro Cuore una delle espressioni più significative e qualificate. Celebrando oggi, nel contesto dell’anno giubilare, la Giornata nazionale per l’Ateneo dei cattolici italiani siamo invitati a riflettere su come i luoghi di alta formazione possano essere veri e propri laboratori di speranza», ha detto ancora Giuliodori.

I Vescovi italiani nel loro messaggio ricordano che «cercando la verità attraverso tutte le vie del sapere e ponendo sempre al centro dell’attività accademica l’attenzione alla dignità di ogni essere umano, l’Università Cattolica continua ad offrire il suo peculiare contributo alla formazione di personalità che siano in grado di dare senso compiuto alla propria esistenza e di mettersi con competenza e generosità a servizio del bene comune», ha concluso.

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