Istat: a marzo export extra Ue +2,9 percento su mese e +7,5 percento su anno

di Agenzia Nova
2 Maggio 2025 9:47 Aggiornato: 2 Maggio 2025 12:49
A marzo 2025 si stima, per l’interscambio commerciale con i Paesi extra Ue27, un aumento congiunturale per le esportazioni (+2,9 per cento) e una riduzione per le importazioni (-1,1 per cento). È quanto emerge dal report dell’Istat sul commercio estero extra Ue a marzo.
L’incremento su base mensile dell’export è dovuto principalmente alle maggiori vendite di beni di strumentali (+9,9 per cento); crescono in termini congiunturali anche le vendite di beni di consumo non durevoli (+1,7 per cento) e beni intermedi (+0,4 per cento), mentre diminuiscono quelle di beni di consumo durevoli (-11,5 per cento) ed energia (-6,4 per cento). Dal lato dell’import, la flessione congiunturale è interamente spiegata dalla contrazione degli acquisti di energia (-19,8 per cento).
Nel primo trimestre 2025, rispetto al precedente, l’export cresce del 4,8 per cento; la crescita è sostenuta dalle maggiori vendite di beni strumentali (+7,9 per cento), beni di consumo non durevoli (+7,2 per cento) e beni intermedi (+4,5 per cento). Nello stesso periodo, l’import segna un aumento del 5,3 per cento, che riguarda tutti i raggruppamenti tranne i beni strumentali (-0,3 per cento). A marzo 2025 l’export cresce su base annua del 7,5 per cento (era -1,6 per cento a febbraio).
La crescita tendenziale dell’export nazionale verso i mercati extra-Ue è dovuta soprattutto al forte aumento delle vendite di beni di consumo non durevoli (+20,7 per cento) e beni strumentali (+10,4 per cento); per contro, è in deciso calo l’export di energia (-34,4 per cento) e beni di consumo durevoli (-19,9 per cento). L’import registra una crescita tendenziale dell’8,7 per cento, cui contribuiscono principalmente i maggiori acquisti di beni di consumo, durevoli (+33,6 per cento) e non durevoli (+32,4 per cento).

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