Zuckerberg e altri dirigenti Meta vanno a transazione in una causa miliardaria

di Redazione ETI/Reuters
17 Luglio 2025 16:35 Aggiornato: 17 Luglio 2025 16:35

Mark Zuckerberg, insieme a attuali ed ex direttori e funzionari di Meta Platforms, ha raggiunto un accordo giovedì per risolvere una causa intentata da azionisti che chiedevano un risarcimento di 8 miliardi di dollari per i danni che, secondo le accuse, avrebbero causato alla società consentendo ripetute violazioni della privacy degli utenti di Facebook.

Lo ha comunicato l’avvocato degli azionisti, Sam Closic, al giudice Kathaleen McCormick della Corte di Cancelleria del Delaware. I dettagli della transazione non sono stati resi pubblici e gli avvocati della difesa non hanno rilasciato dichiarazioni al giudice. Il giudice ha sospeso il processo, che era appena entrato nel secondo giorno, congratulandosi con le parti per l’intesa raggiunta. Tra gli imputati figurava il miliardario e venture capitalist Marc Andreessen, membro del consiglio di amministrazione di Meta, che avrebbe dovuto testimoniare giovedì.

Gli azionisti di Meta avevano citato in giudizio Zuckerberg, Andreessen e altri ex funzionari, tra cui l’ex direttore operativo Sheryl Sandberg, chiedendo un risarcimento danni pari a miliardi di dollari. Nel 2019, la Federal Trade Commission (Ftc) aveva già inflitto a Facebook una sanzione record di 5 miliardi di dollari per non aver rispettato un accordo del 2012 con l’autorità di regolamentazione, che imponeva alla società di proteggere i dati degli utenti.

Zuckerberg avrebbe dovuto testimoniare lunedì, mentre Sandberg era attesa in aula mercoledì. Il processo sarebbe dovuto proseguire fino alla fine della settimana successiva. Facebook ha cambiato nome in Meta nel 2021 e non era parte in causa nel procedimento.

 

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