Zelensky chiede agli alleati un miliardo al mese

di Redazione ETI/Tom Ozimek
26 Agosto 2025 10:25 Aggiornato: 26 Agosto 2025 18:36

Il 25 agosto, il presidente ucraino Zelensky ha dichiarato che il suo Paese vuole un miliardo di dollari al mese dagli alleati per poter acquistare armamenti di fabbricazione statunitense. La dichiarazione è stata rilasciata durante una conferenza stampa congiunta tenuta a Kiev con il primo ministro norvegese Jonas Gahr Støre, che ha annunciato che la Norvegia potrebbe contribuire a garantire la sicurezza dell’Ucraina nei settori della difesa marittima e aerea. Støre, il cui Paese confina con la Russia ed è membro della Nato, ha sottolineato che l’Ucraina sta «difendendo un principio cruciale a livello europeo» nel contrastare l’occupazione russa del suo territorio, confermando poi che il sostegno militare e civile della Norvegia all’Ucraina, che già ammonta a diversi miliardi di dollari, proseguirà anche nel prossimo anno. Il 24 agosto, la Norvegia aveva già promesso circa 695 milioni di dollari per sistemi di difesa aerea, finanziando, insieme alla Germania, due sistemi antimissile Patriot.

Negli ultimi giorni, altri leader hanno visitato Kiev, a testimonianza del sostegno occidentale all’Ucraina. Il primo ministro canadese Mark Carney ha annunciato il 24 agosto un pacchetto di aiuti da circa 1 miliardo 400 milioni di dollari. Anche il vice primo ministro e ministro delle Finanze tedesco Lars Klingbeil, si è recato a Kiev per discutere il sostegno tedesco.
Una settimana fa, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di aver avviato preparativi per colloqui di pace diretti tra il presidente Putin e Zelensky, anche se il Cremlino ha fatto capire chiaramente la non volontà di Putin di incontrare Zelensky (che, al contrario si è dichiarato disponibile a parlare di persona con Putin). Il 22 agosto, Trump ha precisato che deciderà i prossimi passi entro due settimane se l’incontro Zelensky-Putin non avverrà; un’eventualità che il presidente americano stesso ormai considera alquanto remota. Rispondendo a un giornalista sulla riluttanza di Putin a confrontarsi con Zelensky, Trump ha risposto lapidario: «perché non gli piace».
Parallelamente, Zelensky ha incontrato l’inviato speciale degli Stati Uniti, Keith Kellogg per discutere quali strategie tentare per portare la Russia a trattare seriamente la pace. Zelensky ha poi evidenziato quanto l’Ucraina apprezzi «la disponibilità degli Stati Uniti a far parte dell’architettura di sicurezza dell’Ucraina».
Kellogg ha recentemente dichiarato che il ministro degli Esteri statunitense Marco Rubio sta lavorando a un pacchetto di garanzie di sicurezza per l’Ucraina, che spazia da misure diplomatiche a iniziative militari come la difesa aerea e il monitoraggio di cessate il fuoco. Il 25 agosto, Trump ha chiarito di non aver discusso garanzie di sicurezza specifiche per l’Ucraina, ma ha ribadito l’impegno degli Stati Uniti a fianco della nazione invasa dalla Russia tre anni e mezzo fa.

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