«In questi giorni ho sentito affermazioni che con la scuola democratica nulla hanno a che fare e che esprimono una logica totalitaria» come che «se al genitore di un bimbo non piace una certa educazione impartita dalla scuola su temi particolarmente controversi, come quelli della identità di genere» il genitore «dovrebbe ritirare il figlio dalla scuola pubblica», afferma in un suo intervento su Il Giornale il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Una concezione che «contrasta con l’articolo 30 della Costituzione», spiega. Circa un libro di storia per i licei, poi, «si è confusa la libertà di opinione con la libertà di alterare le informazioni fornendo una narrazione unica su fatti al cui riguardo vi è quanto meno una pluralità di giudizi, legittimando così una concezione della storia caratterizzata da un pensiero unico», oppure «si è arrivati al grottesco di associazioni scientifiche che legittimano giudizi storiografici fondati esclusivamente su inchieste giornalistiche politicamente orientate, con evidente sprezzo verso la serietà della ricerca scientifica». E ancora, evidenzia Valditara, «si è giunti a considerare legittime affermazioni palesemente false, come quella secondo cui l’attuale governo farebbe la guerra ai migranti». Per il ministro dell’Istruzione «l’affermazione di impostazioni fortemente ideologiche e settarie fa dubitare della piena maturità democratica che sta a fondamento di posizioni purtroppo diffuse nel dibattito politico e culturale».

Il ministro dellíistruzione Giuseppe Valditara, al Senato
(foto d'archivio, ANSA/MASSIMO PERCOSSI).
Valditara: no alla logica totalitaria a scuola
4 Luglio 2025 13:23 Aggiornato: 4 Luglio 2025 14:32