Per l’ex Ilva «sono giunte dieci offerte, due delle quali riguardano l’intero complesso aziendale e danno concreto sviluppo agli obiettivi ambientali, con il passaggio dalla produzione a forni a caldo ai forni elettrici» ma «i prossimi passi non saranno facili». Lo ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, rispondendo in Aula alla Camera ad un’interrogazione sugli obiettivi di decarbonizzazione relativi agli impianti ex Ilva di Taranto, con particolare riferimento alla possibilità di avvalersi di risorse pubbliche nell’ambito del processo di revisione del Pnrr. «Ricordo – ha aggiunto – che la procura di Taranto ha disposto il sequestro di un altoforno e dopo sei mesi ancora gli accertamenti ritenuti necessari non sono stati effettuati. Inoltre l’opposizione del comune di Taranto al posizionamento di una nave rigassificatrice preclude la possibilità di realizzare a Taranto il polo dei Dri», ha concluso.
