«Sappiamo che non abbiamo alternativa al negoziato» con gli Stati Uniti sui dazi «perchè se applicassimo misure di ritorsione innescando una guerra commerciale, le conseguenze sull’economia dei due continenti sarebbero devastanti». Lo ha affermato il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, in un’intervista al Corriere della sera.
«Trump – ha aggiunto il ministro – ha fatto altrettanto con altri Paesi, con i quali sembrava avesse già raggiunto un accordo. Basti pensare a Canada e Messico. Questo ci fa capire che non si tratta di un mero esercizio commerciale ma di una trattativa di ben più vasto respiro che per quanto ci riguarda chiama in causa anche gli investimenti europei sulla Difesa». Anche la decisione di imporre dazi così alti, secondo il ministro, cela la volontà di Trump di «chiudere il negoziato entro luglio e quindi alza la posta. È consapevole che non può sostenere un negoziato prolungato perché l’impatto dell’incertezza sull’economia americana può essere devastante. Sin dall’inizio è stata una trattativa dura, proprio per questo non occorre reagire di pancia ma con la testa, mantenendo la coesione europea, responsabilità e unità d’intenti». In una seconda intervista concessa a La Stampa, il ministro ha ribadito come in questi giorni occorra «dedicare ogni energia al negoziato, se dovesse fallire decideremo insieme cosa fare. Intesa che dobbiamo assolutamente cercare ed essere equa e sostenibile per tutti. Non è il momento delle ritorsioni».