Il 19 agosto, in un post su Truth, il presidente degli Stati Uniti ha annunciato di aver incaricato dei giuristi di esaminare le installazioni dai contenuti woke presenti nei musei nazionali. Donald Trump ha indicato specificamente un’istituzione emblematica: «La Smithsonian è fuori controllo: vi si parla solo di quanto sia orribile il nostro Paese, quanto sia stata terribile la schiavitù e quanto poco realizzati siano gli oppressi. Nulla sul successo, nulla sulla brillantezza, nulla sul futuro».
Il 12 agosto, la Casa Bianca ha inviato una lettera al segretario della Smithsonian Institution, Lonnie Bunch III, dichiarando che l’amministrazione sta conducendo una revisione interna di parti dei musei e delle esposizioni della Smithsonian per garantire che i contenuti siano in linea con l’ordine esecutivo del presidente del marzo scorso intitolato “Ripristinare verità e buonsenso nella storia americana”. Nel decreto, il presidente ha affermato che la Smithsonian, «un tempo ampiamente rispettato come simbolo dell’eccellenza americana e istituzione mondiale di conquiste culturali», negli ultimi anni è «caduto sotto l’influenza di un’ideologia divisiva centrata sulla razza» e «ha promosso narrazioni che ritraggono i valori americani e occidentali come intrinsecamente dannosi e oppressivi».
«È la politica della mia amministrazione ripristinare i siti federali dedicati alla storia, compresi parchi e musei, trasformandoli in monumenti pubblici solenni e edificanti che ricordino agli americani la nostra straordinaria eredità, i progressi costanti verso un’unione più perfetta e la tradizione storica ineguagliabile nel promuovere libertà, prosperità e crescita umana», ha dichiarato Trump nel decreto. «I musei nella capitale della nostra nazione devono essere luoghi dove le persone vanno per imparare – non per essere sottoposte a indottrinamento ideologico o propaganda divisiva che distorcono la nostra Storia».
I contenuti divulgati dalla Smithsonian e dai suoi progetti correlati verranno esaminati «per valutarne il tono, l’inquadramento storico e l’allineamento con gli ideali americani». Nella lettera si precisa che la revisione intende essere uno «sforzo costruttivo e collaborativo» e «radicato nel rispetto per la missione vitale della Smithsonian». Obiettivo dichiarato dell’amministrazione Trump, quindi «non è interferire nelle operazioni quotidiane dei curatori o del personale, bensì sostenere una visione più ampia di eccellenza che metta in evidenza ritratti storicamente accurati, edificanti e inclusivi dell’eredità americana».




