Donald Trump ha dichiarato martedì di sperare che Vladimir Putin si mostri «disponibile» a concludere della guerra in Ucraina, perché il presidente russo potrebbe semplicemente non volere la pace. «Io penso che Putin sia stanco di questa situazione. Credo che lo siano tutti, ma non si può mai sapere», ha affermato il presidente degli Stati Uniti in un’intervista al programma Fox&Friends di Fox News
«Nei prossimi giorni sapremo qualcosa di più» su cosa vuole Putin, ha poi detto Trump, precisando che «è possibile che non voglia un accordo». La pace, insomma sarebbe meno vicina di come sembrava ieri a Washington, prima che Donald Trump telefonasse a Putin dopo aver incontrato Zelensky e la delegazione dei capi di Stato e di governo europei: «la palla ora è a Zelensky» aveva detto prima del vertice Trump, quasi a sottintendere che Putin avesse fatto una proposta a fronte della quale garantiva la pace in caso di accettazione ucraina.
Il presidente americano ha subito aspre critiche da parte dell’opposizione per l’eccessiva “fiducia” che sembra riporre in Putin: «il presidente Trump deve abbandonare l’illusione che Putin intenda agire in buona fede per porre fine a questo conflitto», ha infatti dichiarato in una nota il deputato Gregory Meeks, il capogruppo democratico in Commissione Affari esteri della Camera, che ha poi chiesto «una pace giusta e duratura in Ucraina».
Quanto alle “garanzie di sicurezza” per l’Ucraina che Kiev e i suoi alleati esigono come conditio sine qua non di qualsiasi accordo di pace, Trump ha spiegato che, sebbene l’Europa sia disposta a mobilitare le proprie forze armate, gli Stati Uniti non lo faranno, ma forniranno altri tipi di assistenza: «ci sarà una qualche forma di sicurezza» ma «non potrà essere la Nato» ha detto infatti Trump, che ha aperto a un eventuale «supporto aereo» (a proposito di supporto aereo, per inciso, mentre Trump riceveva Putin all’aeroporto militare di Anchorage, un bombardiere stealth B2 e diversi caccia F35 volavano in formazione sopra le teste dei due capi di Stato, inviando un messaggio tutt’altro che sibillino a Vladimir Putin, che alcune settimane prima aveva visto saltare in aria vari suoi bombardieri nucleari, ex sovietici, ad opera di qualche decina di droni ucraini).
Tornando all’intervista a Fox, alla domanda su quali garanzie possa offrire che le truppe statunitensi non saranno dispiegate a difesa dei confini ucraini, Donald Trump ha risposto: «Avete la mia garanzia di presidente». Trump ha poi sottolineato come i rapporti tra Russia ed Europa siano tesi ormai da anni, e quanto questo sia uno dei motivi per cui la guerra si è protratta così a lungo. Trump ha anche detto a Fox di ritenere che i rapporti tra Putin e Zelensky potrebbero essere «un po’ migliorati» altrimenti avrebbe evitato di farli incontrare di persona nell’ormai famoso “trilaterale”.




