Secondo un audio pubblicato dalla Cnn, Donald Trump avrebbe dichiarato, in occasione di un evento di raccolta fondi nel 2024, di aver avvertito Vladimir Putin e Xi Jinping contro eventuali azioni militari nei confronti di Paesi confinanti, minacciando di bombardare le rispettive capitali.
Nella registrazione, si sente la voce dell’attuale presidente americano dire di aver rivolto un avvertimento diretto al presidente russo: «Se entri in Ucraina, bombardo Mosca a morte. Non ho scelta». A Xi, in merito a un’invasione di Taiwan, avrebbe rivolto lo stesso avvertimento. In entrambi i casi, secondo l’audio diffuso da Cnn, l’allora candidato alla presidenza sostiene che i suoi interlocutori non lo abbiano preso completamente sul serio, ma che anche un minimo dubbio è sufficiente.
In risposta a una richiesta di commento da parte di Epoch Times Usa, la portavoce della Casa Bianca, Anna Kelly, ha dichiarato: «Come ha affermato più volte il presidente Trump, la Russia non ha mai osato invadere l’Ucraina mentre era in carica. L’invasione è avvenuta solo con Biden alla presidenza. Grazie alla sua leadership, l’America è tornata a guidare il mondo libero, e il principio della pace attraverso la forza è stato ristabilito».
Donald Trump ha più volte sostenuto che il conflitto tra Russia e Ucraina, iniziato nel febbraio 2022, non sarebbe scoppiato se fosse rimasto alla guida del Paese. Nel corso di una riunione di gabinetto tenutasi l’8 luglio, il presidente ha espresso frustrazione per le azioni di Putin nei negoziati: «Putin ci riempie di sciocchezze, se vogliamo essere onesti. È sempre cordiale, ma alla fine questo non vale niente».
Nel mese di giugno, in una testimonianza scritta presentata al Parlamento, il ministro alla Difesa Pete Hegseth ha definito Pechino come una minaccia perenne: «Il regime cinese si sta preparando a un conflitto nell’Indo-Pacifico nell’ambito di una strategia più ampia per dominare la regione e successivamente il mondo» ha dichiarato il capo del Pentagono, «se riuscisse nel suo intento, potrebbe ostacolare la reindustrializzazione americana e strangolare l’economia degli Stati Uniti. Questo non deve accadere e il ministero non lo permetterà».