Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, commentando una nota di Bill Gates sul cambiamento climatico, ha scritto ieri su Truth:
Io (noi!) abbiamo appena vinto la guerra contro la bufala del cambiamento climatico. Bill Gates ha finalmente ammesso di aver sbagliato completamente sulla questione. Ci è voluto coraggio, e per questo gli siamo tutti grati».
Di seguito il testo della “ritrattazione” pubblicata da Gates:
Il cambiamento climatico si presenta come la sfida più urgente e complessa che l’umanità debba affrontare in questa epoca. Gran parte del dibattito ruota attorno a scenari estremi di catastrofi ambientali che potrebbero spazzare via intere civiltà entro pochi decenni. Nella mia esperienza, tuttavia, ritengo che questa visione catastrofica sia esagerata e fuorviante.
Il riscaldamento globale ha e avrà ripercussioni serie, soprattutto per le comunità più povere e vulnerabili del pianeta. Senza dubbio, ondate di calore, eventi meteorologici estremi e innalzamento del livello dei mari rappresentano una minaccia reale. Ma ciò non significa che l’umanità sia destinata alla scomparsa o a fallire nel proprio progresso.
Le proiezioni sulle emissioni di gas serra sono state recentemente riviste verso il basso, segno che con politiche mirate e l’adozione di nuove tecnologie si può ancora arginare la crescita della temperatura globale in modo significativo. Il nostro compito è concentrarci su strategie pragmatiche e a lungo termine, più che su allarmismi di breve periodo che non solo spaventano, ma possono anche paralizzare l’azione efficace.
In particolare, ritengo fondamentale cambiare il focus oltre la sola riduzione delle emissioni. Ciò significa impegnarsi a risolvere problemi sociali, come povertà e malattie, che rendono più fragile la nostra capacità di adattamento. Migliorare le condizioni di vita nelle aree più colpite dall’instabilità climatica rappresenta, secondo me, la chiave per preparare l’umanità a un mondo in trasformazione.
Da parte nostra, stiamo investendo nel miglioramento delle tecnologie energetiche pulite con l’obiettivo di rendere le fonti rinnovabili più economiche e accessibili. Il cosiddetto “premium verde” — il sovrapprezzo che oggi molti devono pagare per adottare soluzioni a basso impatto — dovrà ridursi drasticamente per permettere una transizione di massa verso un’economia decarbonizzata.
Il progresso tecnologico svolgerà un ruolo decisivo. Ho fiducia che nei prossimi anni assisteremo a innovazioni che trasformeranno il modo in cui produciamo e utilizziamo l’energia, facilitando la riduzione delle emissioni su scala globale senza compromettere lo sviluppo economico.
Agire contro il cambiamento climatico non significa abbracciare una narrativa di fallimento imminente, ma piuttosto scegliere di lavorare con realismo, responsabilità e impegno innovativo per un futuro sostenibile che possa resistere alle sfide del tempo.




