Trump annulla il decreto antitrust di Biden

di Redazione Eti/Jacob Burg
16 Agosto 2025 10:37 Aggiornato: 16 Agosto 2025 10:37

Il 13 agosto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un decreto esecutivo che abroga una misura del suo predecessore, volta a incaricare le agenzie federali di contrastare le pratiche anticoncorrenziali in settori chiave come quello farmaceutico e lavoro. Nel luglio 2021, il presidente Joe Biden aveva emanato un decreto mirato a contenere l’aumento dei costi per i consumatori e a intervenire su settori strategici quali lavoro, sanità, tecnologia e agricoltura.

Il decreto, definito da Biden «la prima linea di difesa contro la monopolizzazione dell’economia americana», mirava a favorire la concorrenza e a ridurre i prezzi di beni e servizi come l’accesso a internet a banda larga, le tasse per i bagagli aerei e i farmaci su prescrizione. In quell’occasione, Biden aveva dichiarato: «Per far progredire il nostro Paese, dobbiamo ristabilire una concorrenza leale in questa economia», sottolineando che il provvedimento avrebbe contribuito a «ridurre i prezzi, aumentare i salari e compiere un passo cruciale verso un’economia che funzioni per tutti». Il decreto di Biden aveva infatti l’obiettivo dichiarato di «applicare le leggi antitrust per contrastare l’eccessiva concentrazione industriale, gli abusi di potere di mercato e gli effetti dannosi del monopolio e del monopsonio», interessando settori chiave come il lavoro e la sanità. Il provvedimento denunciava un modello diffuso di abusi aziendali, dalle elevate tasse aeroportuali alle grandi fusioni, che gonfiavano i costi per i consumatori. La misura era stata sostenuta da alti funzionari economici della presidenza Biden, già protagonisti della creazione del Consumer Financial Protection Bureau sotto Barack Obama.

La Divisione antitrust del ministero di Giustizia ha accolto positivamente il decreto di Trump, sottolineando in una nota ufficiale che, «anziché un approccio eccessivamente prescrittivo e gravoso, la Divisione si congratula con l’amministrazione per aver promosso la concorrenza attraverso decreti esecutivi mirati, volti a ridurre i prezzi dei farmaci e a rimuovere ostacoli regolatori alla competizione». La Divisione antitrust ha sottolineato i progressi compiuti nel semplificare il processo di revisione delle fusioni aziendali ai sensi della legge Hart-Scott-Rodino, che ripristina un’applicazione più frequente e mirata dei decreti di consenso. «L’antitrust dell’American First si concentra sull’empowerment dei cittadini nei mercati liberi, non sul permettere a regolatori e burocrati di imporre risultati», ha dichiarato Abigail Slater, assistente procuratore generale della Divisione antitrust del ministero di Giustizia. «Stiamo dando il via a una nuova Età dell’oro americana attraverso un’applicazione antitrust che elimina ostacoli all’innovazione e alle opportunità, riducendo i vincoli regolatori sulla concorrenza». La Divisione ha aggiunto che sfrutterà questa opportunità per «ricalibrare e modernizzare l’approccio federale alla politica della concorrenza, adattandolo alle esigenze di un’economia dinamica e innovativa».