Trancassini (FdI): su dazi paradossali polemiche da chi firmava accordi con potenze autoritarie

di Agenzia Nova
28 Luglio 2025 17:04 Aggiornato: 28 Luglio 2025 17:04

«Le reazioni delle opposizioni all’accordo commerciale tra Unione europea e Stati Uniti, confermano ancora una volta la loro incapacità di leggere la realtà internazionale. Chi oggi attacca questo patto lo fa per cieco pregiudizio politico, non certo per difendere l’interesse nazionale». Lo dichiara, in una nota, Paolo Trancassini, deputato di Fratelli d’Italia e componente della commissione Bilancio della Camera, intervenendo sulle polemiche sollevate dalle opposizioni in merito all’intesa siglata tra Ue e Usa. «La narrazione stantia di certi settori politici è sempre la stessa: demonizzare il governo, ignorare i fatti, e fingere che il contesto globale non sia profondamente cambiato. Invece di sostenere un’azione concreta per tutelare il nostro sistema produttivo, preferiscono aggrapparsi a slogan esausti e attacchi automatici contro Giorgia Meloni, come un disco rotto che nessuno ascolta più – sottolinea il parlamentare -.

Questo accordo non solo blocca un’escalation tariffaria che avrebbe messo in ginocchio le nostre esportazioni, ma consente anche di difendere comparti vitali del nostro export. L’intesa prevede un tetto ai dazi al 15 per cento, scongiurando aumenti devastanti fino al 30 per cento o al 50 per cento e garantendo un accesso al mercato americano più stabile per le imprese italiane che esportano oltreoceano rispetto ai paventati scenari più critici, così da preservare la loro competitività: un risultato tutt’altro che scontato».Trancassini aggiunge: «È paradossale vedere chi in passato firmava intese svantaggiose con potenze autoritarie ora scandalizzarsi per un patto con il nostro principale alleato economico e militare. Chi crede nel lavoro italiano, nella capacità delle nostre imprese di competere ad armi pari, non può che sostenere questa linea. Chi invece preferisce continuare a sabotare ogni scelta solo perché presa da questo governo, dimostra di non avere a cuore il futuro della nazione».


Iscriviti alla nostra newsletter - The Epoch Times