Riconoscere oggi lo Stato palestinese «è assolutamente inutile». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani rispondendo a un’interrogazione parlamentare al Senato. «Lo ha detto stamattina il direttore di Limes Giulio Caracciolo: ‘Riconoscere oggi lo Stato palestinese è un modo per lavarsi la coscienza e non risolve il problema’. Oggi non c’è lo Stato palestinese, da una parte c’è Hamas e dall’altra l’Anp, è molto più utile creare corridoi umanitari e salvare la popolazione palestinese», ha sottolineato il titolare della Farnesina.
Tajani ha poi aggiunto di non essere mai stato contrario al riconoscimento della Palestina, «ma non possiamo riconoscere uno Stato palestinese che non riconosca Israele e non sia riconosciuto da Israele». «Noi intendiamo lavorare perché si possano risolvere i problemi dei palestinesi, lunedì approveremo il documento, abbiamo già firmato i testi preparatori, abbiamo in agenda vari incontri con partner europei e arabi su questo tema», ha affermato il ministro degli Esteri. Tajani ha anche ribadito di aver detto al ministro degli Esteri saudita «che il governo è pronto a partecipare, anche con la presenza di militari, a una missione internazionale sotto egida Onu per ricostruire l’autorità palestinese, cioè Cisgiordania e Gaza». «Non possiamo avere Hamas come interlocutore poiché è corresponsabile di quello che accade, farsi scudo del proprio popolo è un crimine orrendo, uguale a quello che stanno commettendo i soldati israeliani. Noi vorremmo che si arrivasse a un cessate il fuoco, sosteniamo iniziative del Qatar per il cessate il fuoco, per costruire due popoli, due Stati che si riconoscano reciprocamente», ha detto il titolare della Farnesina.