«Io continuerò ad andare avanti con Food for Gaza e a salvare il maggior numero possibile di civili palestinesi»: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, alle Commissioni congiunte Esteri e Difesa di Senato e Camera sugli esiti del Vertice Nato dell’Aja. «È una questione di coscienza», ha detto Tajani, che ha aggiunto: «Nessun Paese al mondo tranne Qatar ed Egitto ha accolto al proprio interno un numero di palestinesi venuti da Gaza pari a quelli accolti dall’Italia». «Questa non è solo una operazione umanitaria ma è anche politica», ha dichiarato il ministro, sottolineando che è difficile far uscire «una sola persona dalla Striscia di Gaza» perché per ogni persona che esce serve l’autorizzazione dall’esercito israeliano, dal Mossad, dallo Shin Bet, dal ministero della Difesa e informando l’Autorità nazionale palestinese. «Questo lo riusciamo a fare perché riusciamo a dialogare con Israele», ha dichiarato il ministro, affermando di essere «l’unico Paese al mondo che ha ottenuto l’ingresso di un convoglio delle nazioni unite a Gaza è stata l’Italia». «Noi non abbiamo mai accettato proposte diverse da quella dell’Egitto, sostenuta dai Paesi arabi, per la ricostruzione di Gaza e quindi per la nascita di uno Stato palestinese – ha detto il ministro –. E quindi non condividiamo e non sosteniamo nessuna scelta che possa portare a inglobare la Cisgiordania nello Stato di Israele».
Il ministro ha poi affermato che il governo ha sempre chiarito pubblicamente, anche quando Israele non era d’accordo, che l’Italia è favorevole alla soluzione dei due popoli e due Stati. «Siamo addirittura disponibili una volta arrivato il cessate il fuoco» a ripetere «quello che abbiamo fatto in Libano inviando truppe in una eventuale missione delle Nazioni Unite a guida di un Paese arabo» per garantire «la riunificazione della Palestina e costruire un percorso» che dia finalmente al popolo palestinese la possibilità di avere un proprio stato. «Per quanto riguarda le sanzioni nei confronti dei coloni israeliani le abbiamo approvate in sede europea», ha chiarito il ministro.