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Al largo del piccolo porto peschereccio di Wushi, sulla costa del Pacifico, un’azienda taiwanese sta testando quella che potrebbe essere una nuova arma potente ma poco appariscente nell’arsenale militare dell’isola: i droni marini. Usati con grande efficacia dall’Ucraina nel Mar Nero contro la Russia, Taiwan sta imparando come utilizzare queste armi a basso costo per difendersi dall’aggressione cinese.
William Chen, presidente del produttore taiwanese di droni Thunder Tiger, ha dichiarato la scorsa settimana, durante una dimostrazione del drone marino Seashark 800, capace di trasportare 1.200 kg di esplosivo e di viaggiare fino a 500 km, offre un elemento di sorpresa.
La prossima settimana, Thunder Tiger sarà presente tra le 12 aziende, tra cui la Lungteh Shipbuilding di Taiwan e la Huntington Ingalls Industries, con sede negli Stati Uniti, in una mostra del Ministero della Difesa che presenterà veicoli di superficie senza equipaggio, che potrebbero essere incorporati nell’arsenale di Taiwan.
Taiwan sta lavorando per trasformare le proprie forze armate in modo da essere in grado di condurre una “guerra asimmetrica”, utilizzando armi mobili, più piccole e spesso più economiche, ma comunque efficaci, come i droni marini.