Siracusano: Cgil contro sviluppo e lavoro

di Agenzia Nova
28 Maggio 2025 17:32 Aggiornato: 28 Maggio 2025 17:32

Solo in Italia può succedere che un sindacato, in questo caso la Cgil, «decida di appellarsi all’Unione europea per bloccare una delle opere infrastrutturali più strategiche per il futuro del Paese: il ponte sullo Stretto di Messina».

Così in una nota Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata siciliana di Forza Italia. «Un’iniziativa incomprensibile e profondamente sbagliata, che dimostra ancora una volta come una parte del sindacato continui a farsi guidare dall’ideologia piuttosto che dalla visione dello sviluppo. Il Mezzogiorno ha bisogno di investimenti, di modernizzazione, di infrastrutture che lo colleghino al resto d’Europa e lo rendano finalmente competitivo. Il Ponte rappresenta crescita, occupazione, integrazione territoriale. Tentare di fermarlo con motivazioni pretestuose e tecnicismi giuridici è un atto di ostilità nei confronti del Sud e delle sue comunità. La Cgil dovrebbe difendere il lavoro, non ostacolare progetti che genereranno migliaia di posti. Continuare a dire ‘no’ al progresso significa condannare intere generazioni a un futuro di marginalità e occasioni perdute. Il governo andrà avanti, con determinazione, per colmare il divario Nord-Sud e per dare al Paese le infrastrutture che merita».

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