Scoperto in Brasile un fossile di rettile di 240 milioni di anni: fa luce sulle origini dei coccodrilli

di redazione eti/Reuters
14 Novembre 2025 17:14 Aggiornato: 14 Novembre 2025 18:39


Video: Reuters

I ricercatori brasiliani hanno scoperto un fossile di un rettile carnivoro di 240 milioni di anni fa che offre nuove informazioni sulle origini degli attuali coccodrilli.

Il predatore corazzato, chiamato Tainrakuasuchus bellator – dal latino «guerriero» o «combattente» – raggiungeva i 2,5 metri di lunghezza e si aggirava nell’attuale Brasile meridionale durante il Triassico, poco prima dell’epoca in cui i dinosauri avrebbero dominato la Terra. I reperti sono stati rinvenuti nel maggio 2025 a Dona Francisca, nel Rio Grande do Sul, da un team guidato dal paleontologo Rodrigo Temp Muller dell’Universidade Federal de Santa Maria.

«Camminava su quattro zampe. Poteva raggiungere circa due metri e mezzo, forse tre metri di lunghezza ed era un predatore. Lo sappiamo grazie ai suoi denti», ha detto Muller. Nonostante l’aspetto simile a quello di un dinosauro, il rettile apparteneva ai Pseudosuchia, un gruppo di antichi predatori che dominarono il Triassico e diedero origine agli attuali alligatori e coccodrilli, hanno spiegato gli scienziati. La scoperta è significativa perché il fossile mostra strette somiglianze con esemplari rinvenuti in Tanzania, fornendo la prima evidenza di collegamenti tra gruppi animali specifici di Brasile e Africa durante il Triassico. Muller ha spiegato: «Questo rafforza l’idea che i continenti fossero uniti e che ci fosse uno scambio tra le faune del periodo Triassico tra Brasile e Africa».
I resti includevano parti della mandibola inferiore, della colonna vertebrale e del bacino, consentendo ai ricercatori di ricostruire l’anatomia e il comportamento dell’animale. Lo studio del gruppo di Temp Muller è stato pubblicato il 12 novembre sul Journal of Systematic Palaeontology, che ha riconosciuto ufficialmente Tainrakuasuchus bellator come una nuova specie.

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