Le dichiarazioni di Silvia Salis «sui fumi delle navi nel porto di Genova dimostrano una preoccupante superficialità e una scarsa conoscenza delle iniziative già in atto per migliorare la qualità dell’aria nella nostra città. Già nel 2019, il porto di Genova ha avviato un percorso verso la sostenibilità ambientale, siglando un accordo volontario tra istituzioni e compagnie di navigazione per l’impiego di biocarburante con un tenore di zolfo non superiore allo 0,1 per cento».
Lo dice in una nota il deputato della Lega e vice ministro al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, Edoardo Rixi, che ricorda: «In occasione dell’ultimo rinnovo, ben 40 compagnie, comprese quelle attive nel settore dei traghetti, hanno confermato l’adesione. Una misura che ha anticipato di 6 anni l’obbligo introdotto a livello internazionale dal primo maggio 2025. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, inoltre, ha stanziato circa 1 miliardo di euro per il cold ironing, con particolare attenzione al porto di Genova, dove sono in corso lavori per l’elettrificazione di numerosi accosti destinati a crociere e traghetti. Se la proposta di Salis è quella di allontanare le navi, lo dica chiaramente: vuole forse chiudere il porto di Genova? Invitiamo la candidata a informarsi meglio prima di rilasciare dichiarazioni che rischiano di allarmare inutilmente i cittadini e di danneggiare l’immagine del nostro porto, che rappresenta un’eccellenza a livello nazionale e internazionale», conclude.