Rivolta di clandestini anche a San Francisco

di Redazione ETI/Aldgra Fredly
9 Giugno 2025 16:56 Aggiornato: 9 Giugno 2025 16:56

Almeno sessanta persone sono state fermate domenica a San Francisco, dopo che le proteste contro le operazioni federali di controllo dell’immigrazione sono degenerate in episodi di violenza. Lo ha reso noto il Dipartimento di polizia di San Francisco in un comunicato. Gli agenti hanno iniziato a monitorare la manifestazione, che si è svolta nei pressi dell’incrocio tra Sansome e Washington Street, intorno alle 19 dell’8 giugno, mentre i partecipanti manifestavano in modo pacifico.

La situazione è però degenerata quando alcuni manifestanti hanno compiuto atti di aggressione e danneggiato proprietà privata, costringendo le autorità a dichiarare l’assembramento illegale. Molti dimostranti hanno lasciato l’area dopo l’ordine di disperdersi dato dalla polizia, ma un gruppo ha continuato a spostarsi verso Market e Kearny Street, vandalizzando edifici e una volante della polizia.

Gli agenti hanno trattenuto i manifestanti che si sono rifiutati di ottemperare all’ordine di dispersione. Durante gli scontri, tre poliziotti sono rimasti feriti, uno è stato trasportato in ospedale per ricevere cure mediche. Sul luogo è stata inoltre recuperata un’arma da fuoco. «A San Francisco, tutti sono liberi di esercitare i diritti garantiti dal Primo Emendamento, ma la violenza, specialmente contro gli agenti di polizia, non sarà mai tollerata», ha dichiarato il Dipartimento, precisando che le indagini sull’accaduto sono ancora in corso.

Immagini diffuse sui social media mostrano agenti in tenuta antisommossa formare una barriera per contenere i manifestanti radunati davanti a un edificio dell’Agenzia per l’immigrazione e le dogane (Ice). Il sindaco di San Francisco, Daniel Lurie, ha dichiarato che la protesta si è ormai «placata» e che la città sta lavorando per ripulire i danni e ripristinare pienamente i servizi di trasporto pubblico. In un messaggio sui social, Lurie ha aggiunto: «Non tollereremo mai comportamenti violenti e distruttivi. Mentre la folla si diradava, un gruppo rimasto ha causato ferite ad agenti di polizia, vandalizzato veicoli della rete di trasporto pubblico Muni e distrutto le vetrine di attività commerciali».

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