Rinnovata amicizia fra Cina e Brasile

di Redazione ETI/Reuters
12 Maggio 2025 15:59 Aggiornato: 12 Maggio 2025 15:59

Il presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, si recherà questa settimana a Pechino per incontrare il suo omologo cinese Xi Jinping, con l’obiettivo di consolidare le relazioni tra i due Paesi e sfruttare le incertezze delle politiche commerciali americane per incrementare le esportazioni brasiliane di cereali, metalli e carne verso la Cina.

La visita di Lula, come riferiscono fonti ufficiali citate da Reuters, dovrebbe portare alla firma di diversi accordi e all’annuncio di nuovi investimenti in settori che spaziano dall’agricoltura alle infrastrutture ferroviarie. Brasilia punta a sostituire parte delle forniture che gli Stati Uniti attualmente destinano alla Cina, rese meno competitive dai dazi imposti da Pechino. Luis Rua, responsabile del commercio estero presso il ministero dell’Agricoltura brasiliano, in un’intervista a Reuters ha dichiarato che il Brasile intende aumentare le esportazioni di sorgo, carne suina e pollame verso la Cina. Gli Stati Uniti, ha precisato, coprono circa il 45% delle importazioni cinesi di sorgo, il 30% di pollame e il 16% di carne suina.

Il viaggio, della durata di quattro giorni, segnerà il terzo incontro diretto tra Lula e Xi da quando il presidente brasiliano è entrato in carica nel 2023. Altri leader latinoamericani, come il presidente del Cile Gabriel Boric e quello della Colombia Gustavo Petro, stanno visitando Pechino in concomitanza con i colloqui tra funzionari cinesi e la Comunità degli Stati latinoamericani e caraibici (Celac). Il vertice Lula-Xi giunge dopo il rafforzamento delle relazioni diplomatiche tra Brasile e Cina, sancito lo scorso novembre durante un incontro in Brasile, dove i due leader hanno firmato oltre 40 accordi in settori come infrastrutture, energia e agricoltura.

Il ministro dei Trasporti brasiliano, Renan Filho, ha detto a Reuters che investitori cinesi hanno mostrato interesse per diversi progetti ferroviari in Brasile, tra cui quelli volti a collegare regioni agricole e minerarie a porti come Barcarena, Açu e il nuovo porto di Chancay, in Perù, gestito da operatori cinesi. «Siamo pronti a firmare tutti i progetti che presentano sinergie tra infrastrutture stradali e ferroviarie, con il potenziale di aumentare le esportazioni verso la Cina, in particolare nel settore agricolo, ma anche in altri ambiti come l’estrazione mineraria», ha dichiarato.
Pur riconoscendo che questi piani siano stati presentati agli investitori cinesi in diverse occasioni negli ultimi anni, il ministro si è detto fiducioso sulla maturità raggiunta dalle relazioni bilaterali, che consentirebbe ora di portare avanti i progetti.

La Cina rappresenta il principale mercato di esportazione per il Brasile ed è uno dei maggiori investitori stranieri in America Latina. Secondo un’indagine del Consiglio commerciale Brasile-Cina, gli investimenti cinesi in Brasile hanno raggiunto 1,73 miliardi di dollari nel 2023, con un incremento del 33% rispetto all’anno precedente (ma si tratta comunque del secondo valore più basso dal 2007)

Tulio Cariello, direttore della ricerca del Consiglio, ha sottolineato che il settore dei trasporti, e in particolare quello ferroviario, offre enormi opportunità per attrarre capitali cinesi, nonostante in passato i progetti siano stati ostacolati da lungaggini burocratiche e problemi di bilancio. «Vedo un grande interesse da parte cinese» ha affermato, aggiungendo che i due Paesi sono ora meglio preparati a superare gli ostacoli: «Oggi in Cina si conosce il Brasile in modo molto più approfondito rispetto al passato».

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