Procaccini: presidenza danese punta più su migrazione e meno su ambientalismo

di Agenzia Nova
8 Luglio 2025 15:05 Aggiornato: 8 Luglio 2025 15:05

Il co-presidente del gruppo dei Conservatori e riformisti (Ecr) ed europarlamentare di Fratelli d’Italia, Nicola Procaccini, ha apprezzato le parole della premier danese Mette Frederiksen sui «propositi sulla lotta all’immigrazione illegale, sulla protezione delle frontiere esterne, sulla necessità di agevolare i rimpatri di chi non ha diritto all’asilo: lei non sa da quanto tempo noi conservatori aspettavamo queste parole da una leader socialista».

Lo ha detto Procaccini nel dibattito a Strasburgo sull’inizio del semestre di presidenza danese del Consiglio Ue. «In tutti questi anni, solo per aver usato le sue stesse parole, siamo stati insultati, dileggiati, combattuti dalle sinistre in questo parlamento. Purtroppo in altre nazioni europee, i socialisti continuano a perseguire una folle dottrina immigrazionista no borders. Penso alla Spagna o all’Italia, dove gli esponenti del Partito democratico rischierebbero di svenire sentendo un suo ministro definire incredibilmente positivo il protocollo Italia-Albania», ha proseguito. «Purtroppo la volontà di modificare al rialzo la tassazione europea sull’energia per famiglie e imprese, nel nome della transizione green, rivela la matrice di sinistra del suo governo, che interpreta l’ambientalismo come un surrogato del socialismo, che impone, tassa, vieta, obbliga, comprime la neutralità tecnologica e la libertà delle persone. Tutto questo senza citare mai neppure una volta la parola nucleare. Rivelando l’avversione per questa fonte energetica da parte del Commissario danese all’energia», ha concluso.


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