«Le materie prime critiche sono fondamentali per il futuro industriale dell’Europa e per la sicurezza degli approvvigionamenti», ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin. «Con il Programma nazionale di esplorazione – ha aggiunto – l’Italia si dota di uno strumento moderno e trasparente per conoscere e valorizzare il proprio potenziale minerario, nel pieno rispetto dell’ambiente. È un passo strategico verso un’economia più autonoma, resiliente e sostenibile».
«Il Programma nazionale di esplorazione redatto da Ispra, parte del dl Materie prime critiche convertito in legge, rappresenta un passaggio fondamentale per rilanciare il settore minerario italiano e contribuire concretamente alla sovranità industriale ed energetica del Paese – dichiara il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso –. Non esistono decarbonizzazione, innovazione e futuro industriale senza l’accesso sicuro a queste risorse. Stiamo lavorando per costruire un’Italia più autonoma, competitiva e protagonista in Europa e nel mondo», ha concluso.
«Ispra ha continuato a lavorare e a monitorare le risorse minerarie presenti nel nostro Paese anche in passato, quando si conosceva meno il potenziale di queste materie», ha affermato il presidente dell’Ispra Stefano Laporta. «La pubblicazione del Programma nazionale è stata resa possibile dal lavoro di questi anni su un tema di così grande impatto socio economico», ha concluso.
«Con il Programma nazionale di esplorazione e con il progetto Urbes, Ispra nel suo duplice ruolo di Servizio geologico d’Italia e di Istituto garante della tutela ambientale, compie un primo passo verso la ricostruzione di un complesso apparato minerario nazionale orientato verso la sostenibilità, come parte di una strategia integrata di approvvigionamento delle materie prime necessarie per il modello europeo di sviluppo decarbonizzato e digitalizzato», ha detto il direttore generale di Ispra, Maria Siclari.