«Penso che saprà farsi sentire e parlare con logiche che non sono proprie di nessuna fazione politica e mi auguro che sarà anche lui ‘scomodo’, a suo modo, come lo è stato Bergoglio». Lo ha detto il leader del M5s, Giuseppe Conte, in un’intervista alla Stampa su papa Leone XIV. Conte è certo che il pontefice «diventerà un grande punto di riferimento spirituale e morale anche negli Stati Uniti e che la sua solida figura farà sfigurare le intemperanze non solo di Trump ma di tutti i politici che, negli Usa, in Italia e dappertutto, fingono di risolvere i problemi a colpi di annunci e di azioni dimostrative». Secondo l’ex premier «in un mondo lacerato da guerre, competizioni economiche e fondamentalismi, frammentato da ingiustizie e diseguaglianze, la parola ‘pace’ che è risuonata più volte nel suo primo discorso, non è neutra. Su di essa si misurerà primariamente il ruolo della Chiesa nel mondo: costruire ponti, avvicinare i popoli in conflitto con l’ascolto e il dialogo, per dirla con Papa Francesco: ‘disarmare le parole, le menti, la terra’». «Oggi credo che la Chiesa, con la sua rete diplomatica e le sue riconosciute qualità di saggezza, possa essere il più grande promotore di pace e di negoziati al mondo», conclude Conte.

Il neoeletto Papa Leone XIV, il cardinale statunitense Robert Prevost, osserva dal balcone della Basilica di San Pietro, in Vaticano, l'8 maggio 2025. Vatican Media/Francesco Sforza/Handout via REUTERS
Papa: Conte, mi auguro sarà “scomodo” come Bergoglio
10 Maggio 2025 9:09 Aggiornato: 10 Maggio 2025 11:10