L’istituto Vision & Global Trends, in collaborazione con il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, organizza oggi, 14 maggio, dalle ore 15 alle 18, la tavola rotonda «Italia e Asia centrale» alla Farnesina.
L’evento, si legge in un comunicato diramato dalla stessa organizzazione, si inserisce in un contesto geopolitico di grande trasformazione, in cui l’Asia centrale rappresenta un’area strategica per comprendere il passaggio verso un ordine mondiale multipolare. Situata all’incrocio fra Cina, Iran e Afghanistan, la regione centroasiatica si caratterizza per una politica estera multi-vettoriale e un ruolo crescente nei corridoi infrastrutturali euro-asiatici, segnati dalle dinamiche della «Belt and road initiative» cinese e dagli effetti della guerra in Ucraina. Negli ultimi anni, l’Italia ha intensificato il proprio impegno diplomatico verso l’Asia centrale, distinguendosi come primo Paese dell’Unione europea a lanciare nel 2019 il formato di consultazioni «1+5» con i cinque Stati della regione. Forte di un riconosciuto capitale di «soft power», l’Italia punta a rafforzare la cooperazione politica, economica, culturale e scientifica con i partner centroasiatici, in una prospettiva di crescita condivisa e sostenibile.
Alla tavola rotonda, alla quale interverrà il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, parteciperanno anche, tra gli altri, gli ambasciatori di Turkmenistan (Toyly Komekov), Kazakhstan (Yerbolat Sembayev), Kirghizistan (Taalai Bazarbaev) e Uzbekistan (Abat Fayzullaev) a Roma. I lavori si articoleranno in un primo panel sulla cooperazione regionale, con la partecipazione di rappresentanti istituzionali italiani e centroasiatici, esperti e operatori nel campo dello sviluppo internazionale, e in un secondo panel incentrato sulla cooperazione accademica e scientifica, con interventi di accademici italiani e centroasiatici e rappresentanti del settore aerospaziale. L’iniziativa si svolgerà in lingua italiana e inglese e mira a consolidare il dialogo strategico con i Paesi dell’Asia centrale, raccogliendo spunti operativi per orientare le politiche di cooperazione futura, sempre nel rispetto della sovranità e delle esigenze locali.