I recenti cambiamenti ai vertici del complesso militare-industriale cinese hanno alimentato le speculazioni sulla lotta di potere intestina del Partito comunista cinese in vista della quarta sessione plenaria e del 21 esimo Congresso, quando il leader Xi Jinping potrebbe essere costretto a dimettersi. Ad aprile, tre delle dieci imprese militari statali cinesi hanno sostituito il loro amministratore delegato o presidente. Secondo la testata finanziaria cinese Caixin, dal 2024 tutte le corporazioni militari hanno subito un “rimpasto” simile.
Prima delle sostituzioni, tre dirigenti avevano perso il loro ruolo di consulenti politici del regime, tra cui Wu Yansheng, presidente e segretario del partito della China Aerospace Science and Technology Corporation; Liu Shiquan, presidente e segretario del partito di Norinco; e Wang Changqing, vicepresidente della China Aerospace Science and Industry Corporation Limited. Tutti nomi esclusi dalla Conferenza Consultiva Politica del Popolo Cinese a marzo 2024.
Alcuni non si mostravano in pubblico da tempo, come Chen Guoying, ex amministratore delegato della China South Industries Group Corporation, e Yuan Jie, ex presidente e segretario del partito della Casic, entrambi ufficialmente sostituiti ad aprile 2024, ma scomparsi da mesi prima dell’annuncio.
Gong Bo, ex amministratore delegato della Casic, sostituito ad aprile, era stato visto in pubblico l’ultima volta a gennaio. Zeng Yi, ex presidente e segretario del partito della China Electronics Corporation, non partecipava a eventi pubblici da più di sette mesi prima della sua sostituzione ad aprile, secondo Caixin.
Secondo gli esperti, diversi alti funzionari del Pcc, come l’ex ministro degli Esteri Qin Gang, sono scomparsi dalla scena pubblica a lungo prima dell’annuncio della loro rimozione o arresto. Il Pcc utilizza il cosiddetto sistema “Shuanggui” per indagare sui funzionari sospetti prima di consegnarli alla giustizia: «Solo dopo aver raccolto prove concrete gli individui venivano espulsi dal partito e dalle loro cariche. Ora, però, vediamo sempre più casi gestiti “internamente”. Quando Qin Gang è stato arrestato e fatto sparire, il pubblico non sapeva di cosa fosse accusato e abbiamo dovuto aspettare a lungo per conoscere i suoi presunti crimini». Secondo gli analisti, questi individui potrebbero essere «stati arrestati, avvelenati o si sarebbero suicidati. Nessuno lo sa».
Qin Gang, ex ambasciatore cinese a Washington, era scomparso per settimane prima dell’annuncio ufficiale della sua rimozione a luglio 2023. La sua sparizione aveva generato voci secondo cui avrebbe irritato le autorità del Pcc per aver avuto un figlio illegittimo con una giornalista di Hong Kong negli Stati Uniti, ma il regime cinese non ha mai chiarito le ragioni della sua destituzione.
Anche l’ex ministro della Difesa Li Shangfu è stato rimosso nell’ottobre 2023, due mesi dopo la sua sparizione dalla scena pubblica. Il ministro è stato accusato di aver accettato tangenti e di aver «gravemente inquinato» il settore militare e le aziende a esso collegate.
Anche il generale He Weidong, terzo in comando dell’esercito cinese, è scomparso dalla scena pubblica da due mesi; il regime non ha commentato le voci sul suo presunto arresto, e al momento non ci sono notizie su He sul sito del ministero della Difesa cinese.
Seconso gli analisti, alcuni dirigenti militari sostituiti potrebbero essere coinvolti in casi di corruzione. Da quando Xi è salito al potere, ingegneri e scienziati del settore militare-industriale hanno fatto carriera, ma questi nuovi tecnocrati non sono “puliti”. Secondo gli esperti infatti, il sistema è gravemente corrotto, e le persone in questione erano anche arroganti, diventando un bersaglio facile, segno di un’intensificazione delle lotte interne del regime. Alcune sostituzioni potrebbero essere un’estensione delle indagini sulla corruzione degli ultimi anni, ma riflettono anche un indebolimento del potere di Xi.
Uno degli ex dirigenti militari, Tan Ruisong, ex presidente e segretario del partito della Aviation Industry Corporation of China, è stato arrestato a febbraio con l’accusa di corruzione. Cao Jianguo, rimosso silenziosamente dalla carica di presidente e segretario del partito della Aero Engine Corporation of China, è stato visto in pubblico l’ultima volta a settembre 2024. Non è chiaro perché sia stato sostituito. Il regime non ha fornito spiegazioni nemmeno per le sostituzioni di Zhang Zhongyang, ex amministratore delegato della Casc, e Wen Gang, ex presidente e segretario del partito della China State Shipbuilding Corporation.