Ergastolo per Zhou Yongkang, ex intoccabile della sicurezza cinese

L’ex capo della sicurezza cinese è stato condannato l’11 giugno alla prigione a vita, con l’accusa di corruzione. Un vero trionfo per la campagna del segretario generale del Partito Comunista Cinese Xi Jinping, diretta a sradicare i suoi rivali politici.

Zhou Yongkang, ex membro dell’onnipotente Comitato permanente del Politburo del Partito Comunista al potere ed ex capo dell’apparato di sicurezza interna del regime, è l’obiettivo più grande caduto durante gli sforzi di Xi per mettere fine della storica cultura delle tangenti e della corruzione tra i funzionari.

La Prima Corte Intermedia del Popolo di Tianjin ha dichiarato che Zhou è stato accusato di tangenti, abuso di potere e diffusione di segreti di Stato dopo essere stato processato a porte chiuse il 22 maggio. La Corte ha detto che Zhou non presenterà alcun appello.

ALTRO:

Sebbene si vociferasse che le accuse avrebbero portato a una potenziale condanna a morte, Zhou, 72 anni, ha ricevuto la clemenza dopo aver confessato, mostrato il pentimento e ordinato ai suoi parenti di consegnare la maggior parte dei suoi guadagni illeciti.

Sembra sia stata abbandonata la prima accusa imposta a Zhou, quella di aver rivelato ‘i segreti del Partito’.

La sentenza ha indicato anche il sequestro di tutti i beni personali di Zhou.

Mentre i media statali del regime cinese ritraggono la condanna di Zhou come una vittoria nella lotta alla corruzione, la caduta del capo della sicurezza si presenta come un punto importante della campagna biennale di Xi nello smantellare la fazione politica stabilita dall’ex leader del Partito Comunista Jiang Zemin. Anche se ufficialmente in carica solo dal 1989 al 2002, Jiang e la sua cricca (compreso Zhou), hanno tenuto di fatto il potere politico ed economico del Partito e della Nazione per più di un decennio dopo che Jiang si è ritirato dal suo incarico.

Ora gli ultimi chiodi sono stati spinti nella bara.

ALTRO:

Zhou Yongkang è l’ex politico di più alto rango che ha affrontato i tribunali dal processo del 1981 per tradimento alla moglie di Mao Zedong e agli altri membri della Banda dei Quattro, che ha perseguitato gli oppositori politici durante la Rivoluzione Culturale tra il 1966 e il 1976.

Il tanto temuto Zhou era sotto inchiesta dalla fine del 2013, e da allora non ha più rilasciato dichiarazioni. L’indagine ha coinvolto anche i suoi ex alleati nel governo e nell’industria petrolifera.

Ha trascorso la prima parte della sua carriera nel settore petrolifero, fino a diventare nel 1996, dopo diversi decenni di gavetta, direttore della China National Petroleum Corp., una delle maggiori società energetiche al mondo.

Una serie di personaggi di alto livello dell’industria petrolifera sono stati arrestati durante la campagna anti-corruzione.

L’INFLUENZA E LA CADUTA DI ZHOU

Secondo la sentenza del giudice, Zhou Yongkang ha ricevuto, direttamente e indirettamente, un totale di 130 milioni di yuan (18,5 milioni di euro circa) in tangenti e ha usato la sua influenza per consentire ad altri di accumulare 2,1 miliardi (300 milioni di euro) di profitti.

Le azioni di Zhou «hanno inflitto enormi danni alle finanze pubbliche e agli interessi della nazione e del popolo», ha dichiarato il giudice in una spiegazione del verdetto sul suo sito web.

Zhou una volta era visto come intoccabile, con una vasta rete clientelare che copriva la provincia sud-occidentale del Sichuan, dove ha usato polizia e tribunali al solo fine di diventare il capo del Partito nel settore petrolifero statale. Alleato chiave e protetto del precedente leader del Partito Jiang Zemin, Zhou ha aiutato Jiang a mantenere un’enorme influenza sul partito per anni dopo il pensionamento ufficiale di Jiang del 2002.

Dal 2007 Zhou è stato direttore del potente Comitato per gli Affari politici e legali, incarico che ha ereditato da Luo Gan, un altro alleato di lunga data di Jiang.
Zhou era utile alla cricca politica di Jiang per via del suo desiderio di portare avanti la persecuzione della disciplina spirituale del Falun Gong, che Jiang ha personalmente ordinato nel 1999 e che ha continuato a portare avanti anche dopo aver lasciato l’incarico.

Jiang e la sua cricca hanno potuto mantenere un notevole controllo sulla Cina durante il mandato di Hu Jintao da leader del Partito, ma verso la fine di quel periodo le cose sono iniziate a cambiare.

Il catalizzatore è arrivato nel febbraio 2012, quando il capo della polizia di Chongqing Wang Lijun ha cercato di disertare presso il consolato americano a Chengdu. Il capo di Wang era il membro del Politburo Bo Xilai, pupillo prediletto di Zhou Yongkang e Jiang Zemin.

Wang avrebbe divulgato ai funzionari americani segreti molto scottanti, comprese le informazioni su un colpo di stato tentato da Zhou e Bo contro il leader del partito in arrivo Xi Jinping.

Non si è mai parlato ufficialmente di questa cospirazione, ma Bo è stato rimosso dal suo incarico e, infine, nel settembre del 2013, condannato per corruzione, appropriazione indebita e abuso di potere.

Zhou ha resistito più tempo prima di cadere, ma le voci di un’indagine a suo carico si sono levate poco dopo la tentata defezione di Wang. Zhou non è stato ufficialmente messo sotto inchiesta fino al luglio 2014.

Ma anche in quella occasione non si è parlato del colpo di stato. La prima volta in cui si è accennato pubblicamente a questo è stata nel marzo di quest’anno, quando alcuni resoconti hanno iniziato a comparire sui media statali, in particolare, un articolo scritto dal presidente della Corte Suprema del Partito Comunista Cinese, Zhou Qiang, relativo al fatto che Zhou, Bo e altri si erano «impegnati in attività politiche non organizzate».

Sempre nel mese di marzo, Huang Jiefu, alto funzionario dei trapianti d’organo in Cina, è venuto fuori accusando Zhou per l’utilizzo dei prigionieri come banca d’organi, una pratica che ha fatto guadagnare alla Cina miliardi di dollari e che è stata fortemente criticata dalla comunità internazionale in quanto violazione dell’etica. Molteplici indagini indipendenti hanno indicato che i praticanti del Falun Gong sono state le principali vittime di questo prelievo di organi.

Articolo in inglese: ‘Once Untouchable, China’s Ex-Security Chief Sentenced to Life

 
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