Usa, Guardia Nazionale armata e schierata in difesa del Campidoglio

Di Zachary Stieber

I soldati della Guardia Nazionale schierati in difesa del Campidoglio americano sono ora autorizzati a portare armi da fuoco.

Il personale è stato armato la notte del 12 gennaio in risposta a una richiesta delle autorità federali e l’armamento è stato autorizzato dal segretario dell’Esercito Ryan McCarthy: «I membri della Guardia Nazionale sono stati posizionati in modo da soddisfare le richieste delle autorità civili – afferma un comunicato delle autorità federali – il che include l’equipaggiamento di protezione e le armi, ove necessario. La sicurezza pubblica è la nostra massima priorità».

Le fotografie hanno mostrato centinaia di soldati in Campidoglio mentre i membri della Camera discutevano sull’impeachment del presidente Donald Trump. In effetti, gli uomini della Guardia di Washington erano stati convocati già prima del 6 gennaio, su richiesta del sindaco di Washington Muriel Bowser, ma al tempo non erano armati. Numerosi altri soldati, inclusi alcuni del Maryland e della Virginia, si sono riversati in città dopo l’irruzione in Campidoglio.

Cinque persone sono morte a causa del caos scoppiato il 6 gennaio nell’edificio, tra cui una manifestante che è stata uccisa con un colpo di pistola da un agente della polizia del Campidoglio, ora messo in congedo in attesa di un’indagine. Mentre un altro agente è morto a causa delle ferite riportate durante l’irruzione. In seguito ai disordini, la Bowser, una democratica, ha chiesto e ricevuto lo stato di emergenza per il Distretto di Columbia. E Trump ha disposto l’assistenza federale per sostenere gli sforzi di risposta della città alle «condizioni di emergenza risultanti dalla 59a Inaugurazione Presidenziale».

Alcune armi vengono distribuite ai membri della Guardia Nazionale fuori dal Campidoglio degli Stati Uniti a Washington il 13 gennaio 2021. (Stefani Reynolds/Getty Images)

L’11 gennaio, il generale Daniel Hokanson ha dichiarato che è stato autorizzato il dispiegamento di 15 mila soldati della Guardia Nazionale in vista dell’inaugurazione del 20 gennaio: «Fino ad oggi, alle nostre truppe è stato chiesto di offrire supporto in materia di sicurezza, logistica, collegamento e missioni di comunicazione».

Dal canto suo, Steven D’Antuono, un funzionario dell’Fbi, ha dichiarato che è in corso una «indagine estesa e intensa, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, su ciò che è successo quel giorno»; gli agenti hanno infatti ricevuto più di 100 mila documenti digitali dal pubblico.

Ad ogni modo, la Bowser ha chiesto alla popolazione americana di non recarsi a Washington per l’inaugurazione di Biden: «I nostri obiettivi in questo momento sono di incoraggiare gli americani a partecipare virtualmente e di proteggere il Distretto di Columbia da una ripetizione della violenta insurrezione vissuta in Campidoglio e nei suoi dintorni il 6 gennaio».

 

Articolo in inglese: National Guard Arms Personnel Guarding Capitol

 
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