Ucraina: Obama vuole strada diplomatica, ma non esclude invio di armi

L’11 febbraio si terrà a Minsk il vertice per la soluzione del conflitto tra Mosca e Kiev, ma gli accesi scambi delle ultime ore tra Obama e Cremlino metteranno a dura prova la strada diplomatica.

Il presidente Obama in una conferenza stampa in cui era presente anche la Merkel ? che parteciperà al summit di mercoledì con Hollande e il presidente russo ? ha infatti detto ai giornalisti: «Per quanto riguarda la Russia, è chiaro che ha violato praticamente ogni accordo preso a Minsk, e invece di ritirarsi ha continuato a operare in Ucraina inviando truppe e carri armati distruggendo villaggi e costringendo gli ucraini ad abbandonare le loro case»

Il presidente americano ha affermato che nonostante la Russia abbia violato gli accordi, «noi continuiamo a incoraggiare una soluzione diplomatica al conflitto», lasciando intendere che se Mosca dovesse continuare a ignorare ogni richiamo politico, le sanzioni ad essa inflitte e che già stanno mettendo in ginocchio la sua economia, potrebbero aumentare. Il presidente non ha nemmeno escluso l’invio di armi all’Ucraina.

Ma la replica di Nikolai Patrushev, segretario del Consiglio di sicurezza russo mostra che il governo russo non ha molto gradito le dichiarazione di Obama; Patrushev si è infatti messo subito sulla difensiva e anticipando ogni mossa ha dichiarato: «Se gli Stati Uniti decideranno di armare l’esercito di Kiev, nel sud-est ucraino ci sarà un’ulteriore escalation del conflitto», ha riportato Ansa. Poi ha aggiunto: «Sono passi che purtroppo sono diretti verso la destabilizzazione», riporta il Corriere.

 

 
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