Powell querela il Michigan per «frode di Dominion» e «condotta illegale» dei funzionari elettorali

La denuncia di 75 pagine descrive una «massiccia frode elettorale» in tutto lo Stato, in violazione del codice elettorale del Michigan e della Costituzione degli Stati Uniti

Di Mimi Nguyen Ly

L’avvocato Sidney Powell ha intentato una causa per annullare i risultati delle elezioni nel Michigan. L’esperto del diritto sostiene che «centinaia di migliaia di schede illegali, non ammissibili, duplicate o puramente fittizie», rese possibili dalla «massiccia frode elettorale», hanno contribuito alla vittoria di Biden nello Stato. La causa ha anche sollevato molteplici dubbi relativi ai sistemi di voto Dominion.

L’avvocato, che in precedenza ha lavorato con il team legale del presidente Donald Trump, ha anche rilasciato una causa separata destinata a essere presentata in Georgia con accuse d’irregolarità di voto e frode. Definisce le accuse e i relativi documenti un «kraken» (un mostro marino mitologico) rilasciato in entrambi gli Stati.

La denuncia di 75 pagine presentata in Michigan, parla di una «massiccia frode elettorale» in tutto lo Stato, in violazione del codice elettorale del Michigan e della Costituzione degli Stati Uniti: «Lo schema e il metodo di frode, consistevano nel manipolare illegalmente e in modo fraudolento il conteggio dei voti, affinché Joe Biden vincesse l’elezione, diventando poi presidente degli Stati Uniti». La frode sarebbe stata commessa in molti modi, ma lo stratagemma più «inquietante, insidioso ed eclatante» avrebbe coinvolto «un adattamento sistemico del vecchio sistema delle schede precompilate».

Si denuncia «una varietà di comportamenti vergognosi» nella contea di Wayne e nella città di Detroit, e un comportamento simile in tutto lo Stato, attribuito a indicazioni arrivate da parte dei funzionari elettorali dello Stato del Michigan. Si rileva che «lo stesso modello di frode elettorale si è in gran parte verificato in tutti gli Stati oscillanti, con solo piccole variazioni» in Pennsylvania, Arizona e Wisconsin.

Dominion come strumento clou della frode

La denuncia cita testimoni oculari e testimonianze di esperti, nonché l’identificazione di sufficienti schede elettorali fraudolente da ribaltare i risultati delle elezioni. Sostiene inoltre che non si possa fare affidamento sui risultati delle elezioni perché l’intero processo elettorale è stato «pieno di frodi, illegalità e impossibilità statistiche».

La causa sostiene che il software e l’hardware elettorale di Dominion Voting Systems utilizzati dal Michigan Board of State Canvassers hanno contribuito a facilitare la frode. «I sistemi Dominion derivano dal software progettato da Smartmatic Corporation, diventato Sequoia negli Stati Uniti. Smartmatic e Dominion sono state fondate da oligarchi e dittatori stranieri per garantire il riempimento computerizzato del voto e la manipolazione del voto a qualsiasi livello fosse necessario per far vincere ogni elezione al dittatore venezuelano Hugo Chavez», aggiunge; cita poi l’affidavit di un informatore secondo cui il software Smartmatic è stato utilizzato per manipolare le elezioni venezuelane a favore di Chavez.

«Un requisito fondamentale della progettazione del software Smartmatic adottata alla fine da Dominion per le elezioni del Michigan, era la capacità del software di nascondere la manipolazione dei voti da qualsiasi controllo». La denuncia cita un ex analista dell’intelligence di elettronica del 305esimo battaglione dell’intelligence militare, che ha dichiarato che gli agenti che agivano per conto della Cina e dell’Iran avevano accesso al software Dominion per monitorare e manipolare le elezioni, comprese le elezioni generali statunitensi del 2020.

Un’altra parte della denuncia afferma che un ex esperto dell’intelligence militare statunitense aveva analizzato il sistema software Dominion e concluso che «era stato certamente compromesso da attori canaglia, come Iran e Cina». «Utilizzando server e dipendenti collegati ad attori disonesti e influenze straniere ostili, combinate con numerose credenziali trapelate e facilmente individuabili, Dominion ha negligentemente consentito agli avversari stranieri di accedere ai dati e ha fornito intenzionalmente l’accesso alla loro infrastruttura, al fine di monitorare e manipolare le elezioni, comprese quelle più recenti nel 2020», si legge nel fascicolo.

Poi l’avvocato aggiunge: «Oltre alla frode informatica di Dominion, questa denuncia identifica diverse categorie aggiuntive di frode elettorale ‘tradizionale’ e violazioni del Codice elettorale del Michigan, integrate da dosi salutari di molestie, intimidazioni, discriminazioni, abusi e persino rimozione fisica dei repubblicani presso le sedi dei conteggi, per eliminare qualsiasi parvenza di trasparenza, obiettività o correttezza dal processo di conteggio dei voti».

La causa è stata intentata contro il governatore del Michigan Gretchen Whitmer, il segretario di Stato del Michigan Jocelyn Benson e il consiglio di amministrazione del Michigan. I querelanti nell’azione civile sono sei elettori registrati del Michigan e candidati del Partito Repubblicano al collegio elettorale.

Il segretario di Stato del Michigan e il Dominion Voting Systems non hanno subito risposto alle richieste di commento di The Epoch Times sulla causa, ma mercoledì Dominion ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma: «Le accuse secondo cui Dominion ha cancellato o cambiato i voti sono completamente false. I sistemi Dominion sono verificabili al 100%».

Il Board of Canvassers del Michigan ha votato lunedì per certificare l’elezione dello Stato. Tuttavia l’avvocato del presidente Donald Trump, Jenna Ellis, ha affermato che le certificazioni rilasciate dai funzionari statali delle elezioni presidenziali sono semplicemente un «passaggio procedurale».

Ci sono due cause pendenti nel Michigan. Lo staff di Trump ha una causa nello Stato che è in attesa di appello dalla Corte d’appello del Michigan. Non è chiaro se l’appello sarà accolto dato che il Michigan ha certificato i risultati delle elezioni. Una causa di terzi separata è in appello dinanzi alla Corte Suprema del Michigan.

 

Articolo in inglese: Powell Lawsuit in Michigan Alleges ‘Dominion Computer Fraud’ and ‘Illegal Conduct’ by Election Workers

 
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