Politici israeliani si appellano per la fine del prelievo di organi in Cina

Il 24 aprile i membri del parlamento israeliano, chiamato Knesset, hanno visto “Free Cina: il coraggio di credere”, un documentario di due ex prigionieri di coscienza nella Cina comunista che praticano il Falun Gong, e hanno ascoltato le esperienze di prima mano sulla tortura in Cina. In seguito hanno invitato il regime cinese a fermare l’espianto di organi da prigionieri di coscienza.

Il film è stato presentato in occasione della prima sessione dei membri della Liberal Lobby della Knesset israeliana, una coalizione di membri della Knesset che discutono e cercano di influenzare la politica assieme.

Un praticante del Falun Gong, Lizhi He, si è unito alla riunione per fornire la sua testimonianza sulle gravi torture che aveva subito durante i quasi quattro anni trascorsi nei campi di lavoro forzato e nelle prigioni cinesi.

«Nei primi sette mesi della mia prigionia, mi hanno fatto sedere immobile ogni giorno su un bordo duro nella mia cella. Qualsiasi movimento che facevo mi avrebbe portato al pestaggio», ha ricordato, aggiungendo che la sua pelle lentamente marciva e si attaccava ai suoi vestiti.

«Quell’inverno mi avevano spogliato nudo e mi hanno versato acqua ghiacciata per lunghi periodi di tempo. Avevo difficoltà a respirare e a rimanere in vita». Moshe Feiglin, capo della Liberal Lobby, ha osservato che è probabile che solo nove membri su 120 della Knesset hanno partecipato alla manifestazione a causa della forte pressione politica a cui i membri sono stati sottoposti.

«Vorrei congratularmi con quei membri che non hanno permesso a gesti di coercizione e intimidazione originari della Cina – utilizzati là sulle persone e ora infiltratisi anche nella Knesset israeliana – di intimidirli. Molti hanno semplicemente paura a presentarsi», ha detto Feiglin.

«Noi partecipanti a questo convegno, chiediamo al Governo cinese di cessare l’espianto di organi, rispettare l’immagine di Dio condivisa da tutti noi e cessare tutte le persecuzioni e il ferimento di persone a causa della loro fede».

Roy Bar-Ilan, portavoce del Falun Dafa Information Center israeliano, ha detto che non vi è più alcun dubbio sulla brutale persecuzione contro il Falun Gong, e la pratica del prelievo forzato di organi in Cina. Ha menzionato diverse prove, evidenziando un rapporto dei diritti umani di David Matas, un attivista contro i criminali Nazisti e Semiti, e David Kilgour, ex segretario di Stato canadese e procuratore della Corona.

Vari altri parlamentari hanno già chiesto di porre fine alla pratica del prelievo di organi dal Falun Gong, tra cui il Congresso degli Stati Uniti, il Parlamento europeo e il Parlamento dell’Australia.

Rabbi Uri Sharki ha detto che è inaccettabile per Israele restare indietro rispetto ad altre Nazioni sul tema della politica estera basata sui valori. «Il potere di un Paese risiede innanzitutto nella sua moralità», ha aggiunto. «Se il Governo non ha un fondamento morale, può essere forte temporaneamente, ma alla fine si indebolirà, avendo perso la sua legittimità».

Rabbi Eliakìm Levanon ha detto che Israele dovrebbe assumere un ruolo di primo piano nella prevenzione di queste «scioccanti» violazioni dei diritti umani e di «corruzione indescrivibile».

«Non stare a guardare quando la vita del tuo prossimo è minacciata», ha detto, citando il Levitico. «Vediamo qui persone torturate a morte in un modo così orribile e brutale – come possiamo non farci avanti, alzare la voce e impedirlo?»

Nathan Sharansky, presidente dell’Agenzia ebraica e una volta prigioniero di coscienza nell’ex Unione Sovietica, ha detto a The Epoch Times che dopo aver ottenuto il rilascio la gente ha cominciato credere che le questioni dei diritti umani dovrebbero essere parte della politica estera.

«Sarebbe un errore rimanere in silenzio, quando si tratta di questioni come la terribile violazione dei diritti dei detenuti in Cina, per paura che influisca sulla posizione dello Stato di Israele», ha detto.

«Se noi parliamo apertamente dei nostri valori, non solo in Israele, ma in tutto il mondo, si può solo rafforzare la posizione del nostro Paese e indebolire i nostri nemici, che stanno cercando di usare la bandiera dei diritti umani contro di noi».

Articolo in inglese: Israeli Politicians Call for End to Organ Harvesting in China

 
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