L’Oms rivela: la Cina non aveva mai segnalato lo scoppio dell’epidemia

Cambiate le carte in tavola: l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) rivela ora che i funzionari del Partito Comunista Cinese (Pcc) non le avevano mai comunicato alcuna informazione sullo scoppio dell’epidemia alla fine del 2019.

Il fatto strano è che negli scorsi mesi i responsabili dell’Oms hanno dichiarato in più occasioni che i funzionari del Pcc avevano segnalato loro l’esistenza dell’epidemia, e l’Oms ha addirittura ripetutamente lodato le autorità cinesi per la loro presunta trasparenza.

Ma un nuovo resoconto cronologico ufficiale degli eventi, pubblicato dall’Oms questa settimana, contraddice apertamente le precedenti dichiarazioni dei funzionari dell’organizzazione.

Adesso l’Oms dichiara che è stato il suo dipartimento in Cina ad aver «trovato un comunicato stampa sul sito della Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan» su alcuni casi di quella che al tempo era chiamata polmonite virale di Wuhan, per poi comunicare al resto del mondo l’esistenza del virus.

Tuttavia, la versione precedente della cronologia affermava che la Commissione Sanitaria di Wuhan aveva «segnalato un focolaio di casi di polmonite a Wuhan, nella provincia dello Hubei».

Ad ogni modo, l’Oms non ha risposto alla richiesta di un commento da parte di Epoch Times.

Lo scorso mese, alcuni parlamentari statunitensi hanno dichiarato che secondo un indagine l’Oms «ha agevolato l’occultamento del Pcc, non essendo stata in grado né di indagare né di rendere note le informazioni in contrasto con quelle ufficiali del Pcc, mentre contemporaneamente lodava la risposta del Pcc».

Il repubblicano Michael McCaul, che ha diretto l’inchiesta parlamentare, si dice contento che l’Oms e il Pcc «abbiano entrambi letto la mia indagine provvisoria sulle origini della pandemia e abbiano finalmente ammesso davanti al mondo la verità: il Pcc non ha mai informato l’Oms sull’epidemia, in aperta violazione dei regolamenti dell’Oms. […] La questione ora è se il Pcc continuerà nella sua falsa campagna di propaganda, che continua a sostenere di aver avvertito il mondo, o se confesserà e comincerà a lavorare con la comunità sanitaria mondiale per venire a capo di questa pandemia mortale».

Secondo il nuovo resoconto cronologico dell’Oms, l’organizzazione ha richiesto alle autorità cinesi informazioni sull’epidemia il 1° gennaio, il giorno dopo che aver appreso dell’esistenza del virus tramite il comunicato stampa pubblicato online dalla Commissione Sanitaria di Wuhan. Il 2 gennaio, il rappresentante dell’Oms in Cina ha anche scritto alla Commissione Sanitaria Nazionale per avere maggiori informazioni sul focolaio epidemico. Tuttavia, i funzionari cinesi non hanno fornito alcuna informazione prima del 3 gennaio.

In effetti, alcuni dei leader dell’Oms hanno stretti legami con i funzionari comunisti e sono stati aspramente criticati dai Paesi di tutto il mondo per aver reiterato acriticamente la propaganda del regime cinese. In effetti, i funzionari cinesi hanno nascosto i dettagli del virus e manipolato le cifre sin dalle prime fasi della pandemia, come mostrano diversi documenti interni ottenuti da Epoch Times.

Naturalmente i funzionari del Pcc hanno sempre negato ogni sorta di irregolarità. Ma è significativo constatare che al 4 luglio, secondo i dati ufficiali, il numero dei casi confermati in Cina (85.278) sarebbe addirittura inferiore a quelli confermati nello Stato del Qatar (98.653), un Paese con una popolazione di 2 milioni 350 mila abitanti, a fronte delle oltre 1 miliardo e 400 milioni di persone che vivono in Cina.

Il 29 maggio il presidente americano Donald Trump ha annunciato che gli Stati Uniti avrebbero definitivamente troncato le relazioni con l’Oms in quanto l’organismo non si è impegnato per dimostrare la sua indipendenza dal Pcc. Di fatto, gli Stati Uniti fornivano all’Oms circa 400 milioni di dollari all’anno ed erano il suo principale finanziatore. Ora gli Stati Uniti hanno reindirizzato quei fondi verso altri gruppi, come la Croce Rossa e Medici senza Frontiere.

 

Articolo in inglese: WHO Now Says China Never Reported CCP Virus Outbreak

 
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