Misteriosi solchi in Turchia sconcertano i ricercatori

L’universo è pieno di misteri che sfidano le nostre conoscenze. Nella sezione ‘Viaggio nei misteri della Scienza’ Epoch Times raccoglie storie che riguardano questi strani fenomeni per stimolare l’immaginazione e aprire possibilità ignote. Se siano vere o no, è il lettore a deciderlo.

Uno scienziato russo ha divulgato alcune fotografie le cui spiegazioni stanno animando il dibattito nella comunità scientifica. Secondo infatti il ricercatore, gli antichi e misteriosi solchi che s’intrecciano nella Valle frigia in Turchia sono stati lasciati da una civiltà intelligente, tra i dodici e i quattordici milioni di anni fa.

Il dottor Alexander Koltypin, geologo e direttore del Centro ricerche di Scienze naturali presso l’Università internazionale indipendente ecologico-politica di Mosca, ha scoperto in Anatolia un sito a dir poco eccezionale. Lo scienziato ha dichiarato che la zona è composta da «solchi pietrificati in depositi di roccia tufacea provenienti da polvere vulcanica compattata», secondo quanto si legge sul MailOnline.

Stando alle descrizioni accademiche tradizionali, questi solchi tagliano a metà il paesaggio della Valle frigia e risalgono a periodi storici differenti. Si pensa che le strade più antiche siano state costruite durante l’impero degli Ittiti (1600 – 1178 a.C. circa); in seguito i Frigi avrebbero inciso profondamente i sentieri nel terreno morbido, seguiti dai Greci e dagli eserciti di Alessandro Magno. Alla fine, secondo il Culture Routes in Turkey, queste profonde fenditure nel terreno sono poi diventate parte del sistema stradale romano.

Anche Koltypin, assieme ai suoi colleghi, ritiene che questi solchi siano stati originati da veicoli, ma non crede che siano stati carri o bighe leggere. Piuttosto ha parlato di «sconosciuti veicoli fuoristrada antidiluviani», evidentemente grandi e pesanti, che potrebbero risalire a circa quattordici milioni di anni fa, a causa della degradazione meteorica e delle crepe. E, in qualità di geologo, Koltypin pare sicuro della datazione: «La metodologia per specificare l’età delle rocce vulcaniche è ormai ben consolidata». Lo scienziato ha quindi avanzato l’ipotesi che questi veicoli debbano essere stati guidati da creature appartenenti a una civiltà sconosciuta.

Koltypin ha fatto anche notare che la distanza tra ogni coppia di tracce si mantiene costante e che la misurazione combacia con quella delle ruote dei veicoli moderni. Tuttavia, i solchi sono troppi profondi per i veicoli odierni; quelli più profondi misurano un metro e sulle loro pareti sono presenti graffi orizzontali, probabilmente lasciati dagli assali che spuntavano dalle ruote. Secondo lo scienziato dei grandi e pesanti veicoli preistorici avrebbero provocato delle profonde fenditure nel terreno morbido e umido, che in seguito si sono solidificate, stando a quanto ha riportato l’Express. «Casi simili sono noti ai geologi, come per esempio le impronte dei dinosauri, che sono state ‘preservate naturalmente’ in maniera simile», ha precisato Koltypin.

E anche sulla causa di queste fenditure, lo scienziato pare piuttosto certo. «Penso che stiamo osservando tracce di una civiltà che è esistita prima della creazione classica del mondo. Forse le creature di quella pre-civiltà non erano come i moderni esseri umani». Koltypin è comunque consapevole che le sue teorie non troveranno facile appoggio nel mondo accademico, poiché «potrebbero fare cadere le loro teorie classiche».

Eppure esistono sentieri molto simili in altre località del mondo, in particolare nell’arcipelago maltese, che continuano a sconcertare i ricercatori. Per esempio alcuni degli strani segni di Misrah Ghar il-Kbr si spingono deliberatamente oltre i dirupi oppure continuano al di fuori del terreno e si dirigono nell’oceano. Chi abbia lasciato queste tracce e per quale motivo rimane un mistero.

 

Ripubblicato con autorizzazione. Clicca qui per leggere l’originale su Ancient Origins. Ulteriori fotografie dei solchi sono disponibili sul sito web del dottor Kolypin o sulla versione inglese del sito.

Articolo in inglese: Controversial Claim by Geologist: Mysterious Tracks in Turkey Left by Civilization Millions of Years Ago

 
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