Licenziato dirigente della PetroChina, amico intimo dell’ex Direttore

La campagna per eliminare la corruzione nelle aziende statali cinesi – in particolare nel settore petrolifero, a lungo il terreno preferito dal decaduto signore dell’apparato di sicurezza Zhou Yongkang – ora ha intrappolato il direttore generale della più grande compagnia petrolifera cinese.

Il 16 marzo, le autorità anti-corruzione hanno annunciato che Liao Yongyuan, direttore generale della PetroChina, gigante statale con oltre 500 mila dipendenti ed entrate per più di 300 miliardi di dollari, è stato posto sotto indagine per «gravi violazioni della disciplina e delle leggi del Partito».

Liao non è il primo dirigente di alto livello della PetroChina ad essere indagato.

Il Comitato Centrale per l’Ispezione Disciplinare, l’agenzia anti-corruzione, ha messo nel mirino le aziende statali a partire dal diciottesimo Congresso Nazionale del Popolo del 2012. Secondo il giornale statale Beijing News, un totale di 107 dirigenti di alto livello sono stati sollevati dai loro incarichi e il settore energetico è quello che ha visto il maggior numero di licenziamenti.

Sebbene l’agenzia anti-corruzione non abbia fornito maggiori dettagli riguardo i sospetti su Liao, il 17 marzo, l’Hong Kong Economic Times, un importante quotidiano economico di Hong Kong, ha riferito che in molti ritenevano che Liao fosse corrotto.

Secondo quanto riportato dal quotidiano di Hong Kong, egli avrebbe nominato degli amici intimi in alcune delle posizioni della PetroChina e avrebbe intascato ricchezze illecite attraverso diversi prodotti petroliferi. Secondo il resoconto, la corruzione di Liao non sarebbe un caso isolato, ma questo tipo di comportamento sarebbe comune.

Soprannominato ‘La Tigre del Nordovest’ nell’azienda, Liao ha assunto il posto di direttore generale della società sussidiaria della PetroChina, la Tarim Oilfield Company, ad un’età relativamente giovane, 37 anni. L’annuncio delle indagini a suo carico è arrivato solo due anni dopo che il ruolo gli era stato assegnato, a maggio del 2013.

Secondo l’agenzia di stampa ufficiale del regime cinese, Agenzia Nuova Cina, egli era ampiamente ritenuto tra i possibili candidati alla dirigenza della PetroChina non appena l’attuale amministratore delegato, Zhou Jiping, andrà in pensione.

In Cina, Liao è ritenuto amico intimo dell’ex direttore della PetroChina, Jiang Jiemin. Questo tipo di legame viene ampiamente citato a seguito di un comportamento di Liao dopo un’enorme esplosione nell’oleodotto della città di Dalian, nella provincia di Liaoning, a luglio del 2010. Liao si è preso la colpa dell’incidente in modo tale da non farla ricadere su Jiang. Secondo Peng Pai news, l’esplosione ha causato un morto e perdite per 223 milioni di yuan (circa 35,7 milioni di dollari).

Liao non è il primo dirigente di alto livello della PetroChina ad essere indagato. Lo stesso Jiang Jiemin, un alleato di lunga data dell’ex capo della sicurezza, Zhou Yongkang, è stato posto sotto indagine a settembre del 2013. Alla fine, a giugno del 2014, Jiang è stato privato dell’iscrizione al Partito per i suoi crimini, tra cui truffa. Il 19 marzo, solo tre giorni dopo che Liao è stato purgato, il caso di Jiang è stato passato al pubblico ministero.

Articolo in inglese: Manager at PetroChina, and Crony to Felled Former Chairman, is Removed From Post

 
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