Le origini mistiche del cuscino e perché secondo gli antichi non doveva essere morbido

Di Tatiana Denning

Per gran parte della storia umana, i cuscini hanno avuto un ruolo molto più importante del semplice cullare le nostre teste addormentate.

«Siamo la stessa materia di cui sono fatti i sogni; e la nostra piccola vita è coronata dal sonno».

– William Shakespeare, «La Tempesta»

L’igiene del sonno, che comprende cose come un’ora per andare a letto regolarmente e un ambiente adeguato per dormire, fa molto per un buon riposo notturno. Una stanza fresca, buia e silenziosa, un letto comodo e un cuscino di supporto possono aiutare a dormire a sufficienza.

Il cuscino può sembrare un concetto semplice e un oggetto comune che diamo per scontato, ma non è sempre stato il compagno notturno morbido e soffice a cui siamo abituati oggi. In effetti, ciò che le società antiche usavano per  cuscino farebbe riflettere la maggior parte di noi.

Il primo cuscino

Si ritiene che il primo cuscino abbia avuto origine nell’antica Mesopotamia (l’odierno Iraq) intorno all’anno 7.000 a.C, cosa che rende il concetto di cuscino antico di circa 9.000 anni (senza contare le antichissime civiltà che potremmo aver dimenticato da tempo).

Questo cuscino era fatto di pietra e non era usato per la comodità o per dare supporto, ma piuttosto per scopi puramente utilitaristici, come tenere sollevata la testa da terra per impedire (o rendere più difficile) agli insetti e ad altre creature di arrivare sui capelli, sulla bocca, sulle orecchie e sul naso di una persona.

Con il tempo, le antiche civiltà arrivarono a credere che il cuscino potesse anche fornire supporto per la testa. Si pensava che la pietra fosse il modo migliore per fornire supporto, e quindi continuò ad essere utilizzata per questo motivo. La pietra era anche immune agli insetti, a differenza di vari materiali più morbidi. Ma la pietra scolpita era costosa, il che significava che solo i ricchi potevano permettersi di possedere un cuscino appositamente costruito. Per questo motivo, il cuscino è stato visto come uno status symbol nei tempi antichi.

Cina antica

Probabilmente si sa di più sull’uso del cuscino nell’antica Cina che in qualsiasi altra cultura.

Il cuscino duro ha mantenuto la sua popolarità anche nell’antica Cina. Il popolo dell’antica Cina aveva la conoscenza e la possibilità di creare un cuscino morbido, ma la maggior parte delle persone guardava dall’alto in basso questo tipo di cuscino, ritenendo che privasse il corpo della sua energia e vitalità essenziali.

Gli antichi cinesi credevano infatti che un cuscino adeguato, così come dei mobili adeguati, potesse correggere il comportamento e la personalità di un individuo. Le persone di oggi desiderano il comfort, mentre gli antichi cinesi apprezzavano il miglioramento del proprio carattere morale più che una vita agiata. Questo è uno dei motivi per cui gli antichi cuscini e diversi pezzi di arredamento cinesi erano realizzati con materiali duri.

Si credeva che il cuscino rigido avesse una varietà di altri vantaggi. Serviva non solo a sostenere la testa e il collo, ma aiutava a mantenere a lungo intatte, di notte, le complesse acconciature che si usavano a quei tempi, oltre ad aumentare la circolazione sanguigna e migliorare l’intelletto. Secondo la rinomata casa d’aste Christie’s , l’antico cuscino cinese veniva usato anche per rinfrescarsi durante il sonno: «Il poeta Zhang Lei della dinastia Song del Nord scrisse: “Il cuscino fatto da Gong è forte e blu; me l’ha regalato un vecchio amico per combattere il caldo; rinfresca la stanza come una brezza; mantiene la testa fresca mentre dormo”».

Nell’antica Cina veniva utilizzata una varietà di materiali per realizzare cuscini, tra cui porcellana, giada, ceramica, bambù, legno e bronzo. Si diceva che il materiale su cui una persona poggiava la testa avrebbe influenzato la sua salute, quindi si doveva sceglierlo con saggezza.

E forse nessun materiale era più popolare della ceramica per la fabbricazione di cuscini nell’antica Cina. Secondo Christie’s , la ceramica raggiunse l’apice della sua popolarità durante le dinastie Tang (618-907 d.C.) e Song (960-1279 d.C.), prima di essere sostituita da cuscini imbottiti in stile occidentale. Questi cuscini erano spesso riccamente modellati e decorati e, proprio come in Mesopotamia, erano riservati ai ricchi e visti come status symbol e segno di ricchezza. Farfalle, fiori e bambini che giocano erano solo alcune delle immagini di buon auspicio comunemente raffigurate sui cuscini, mentre le iscrizioni degli insegnamenti buddisti, taoisti o confuciani venivano spesso messe sui cuscini per aiutare a migliorare il proprio carattere morale.

Si diceva anche che il cuscino duro allontanasse gli spiriti maligni, cosa che il cuscino morbido non poteva fare. Si diceva anche che le decorazioni che raffiguravano il leone, la tigre e il drago cinese fossero particolarmente efficaci nel tenere lontani gli spiriti maligni.

«I leoni erano considerati creature di buon auspicio con sufficiente ferocia, forza ed energia spirituale per allontanare gli spiriti maligni», secondo Christie’s. Molti cuscini venivano quindi realizzati con la forma di questi animali o ne riportavano immagini.

Anche se il cuscino rigido era considerato migliore, c’erano cuscini fatti di altri materiali da usare in circostanze speciali. Uno di questi cuscini era quello medicinale. Secondo Taiwan Today, questo cuscino era fatto di varie erbe avvolte in un panno di seta; era usato per migliorare l’udito, mantenere gli occhi acuti, riportare i capelli grigi al loro colore originale, far ricrescere i denti perduti e curare una varietà di malattie.

A causa della sua vicinanza alla testa, si diceva anche che il cuscino aiutasse a promuovere e guidare i sogni. Gli antichi cinesi credevano infatti che i sogni avessero un importante significato ed essi venivano presi come presagi di ciò che sarebbe accaduto.

«Non c’era una netta dicotomia nella divisione tra i due stati di spirito e materia nel pensiero popolare cinese», secondo il Victoria and Albert Museum di Londra. «I fantasmi, gli spiriti e le visioni nei sogni erano parte del mondo materiale e ritenuti intercambiabili con la vita. Quindi il cuscino potrebbe essere un oggetto materiale di grande importanza, che mediava tra il conscio e l’inconscio, tra la realtà e l’illusorio».

Oggi, questi cuscini antichi splendidamente creati sono ricercati dai collezionisti, e pagati decine di migliaia di dollari.

Antico Egitto

Si sa poco del cuscino o poggiatesta dell’antico Egitto, ma sappiamo che anche per gli antichi egizi esso serviva a qualcosa in più rispetto al suo scopo immediatamente pragmatico.
La maggior parte di ciò che si sa deriva dal ritrovamento di poggiatesta in antiche tombe.

Le persone dell’antico Egitto consideravano la testa come il centro spirituale e vitale e, in quanto tale, la testa era la parte più sacra del corpo. Il cuscino serviva sia a sostenere che, cosa forse più importante, a proteggere la testa sia in vita che in morte.

Come in Mesopotamia, i cuscini erano tipicamente fatti di pietra, ma a volte venivano usati anche blocchi di legno, ceramica e avorio. Erano più piccoli degli antichi cuscini cinesi, che sostenevano sia la testa che il collo. Infatti, in genere i cuscini egizi offrivano supporto solo alla testa, da cui il nome «poggiatesta».

Credenze religiose e magiche erano intessute in tutta l’antica società egizia e i cuscini, così come altri oggetti, erano decorati con immagini destinate a fungere sia da protezione che da decorazione. Un’immagine comunemente incisa, secondo il Glencairn Museum della Pennsylvania, era quella di Bes, «una divinità protettiva il cui ruolo prevedeva la protezione della casa, delle madri e dei bambini e delle persone addormentate».

Si credeva che una persona addormentata fosse particolarmente vulnerabile agli spiriti maligni e che l’immagine spaventosa di Bes fornisse protezione dai mali notturni.

Gli antichi egizi attribuivano un’enorme importanza all’aldilà, tanto che Tutankhamon, il re ragazzo, fu sepolto con otto poggiatesta. I testi funerari contenevano centinaia di incantesimi magici pensati per aiutare a guidare i morti in sicurezza nell’aldilà.

Una manciata di questi incantesimi fa esplicito riferimento al poggiatesta e lo confronta con il sorgere del sole all’orizzonte. Il testo della bara 232 recita: «Un incantesimo per il poggiatesta. Possa la tua testa essere sollevata, possa la tua fronte essere fatta vivere, possa tu parlare per il tuo stesso corpo, possa tu essere un dio, possa tu essere sempre un dio», riporta il Glencairn Museum.

Sebbene le credenze possano essere cambiate, alcune parti dell’Africa usano ancora questi poggiatesta in stile antico nella loro vita quotidiana e li trovano piuttosto comodi.

Antica Grecia e Roma

Ancora meno si sa dei cuscini dell’antica Grecia e di Roma.

Quello che sappiamo è che gli antichi greci e romani alla fine svilupparono un debole per il lusso, il comfort e l’autoindulgenza, abbandonando l’idea che il cuscino duro avesse benefici fisici o mentali. Con la loro attenzione al comfort, hanno creato il predecessore del cuscino morbido di oggi.

Il cuscino usato dai cittadini comuni di questo periodo era fatto di materiali come cotone, paglia o canne; i cuscini di soffice piuma e piume erano riservati ai ricchi. Il cuscino era visto come un simbolo di decadenza e le persone di quest’epoca sono spesso raffigurate sdraiate su quattro o cinque lussuosi cuscini, anche mentre cenavano, spesso esagerando con cibo e vino.

Secondo Jason Linn nella sua tesi per la Uc-Santa Barbara sulle notti nell’antica Roma, «il lusso coccolava così tanto queste persone che anche in circostanze terribili permettevano alle loro guardie non solo di dormire, ma anche di farlo comodamente».

Gli Spartani, tuttavia, avevano una filosofia diversa e conducevano una vita austera senza cercare conforto. Linn chiede: «Come si può dormire in condizioni così scomode?» La risposta: «Farlo ha portato all’obbedienza, alla perseveranza e alle vittorie». Linn continua citando William Arrowsmith, dicendo che «il lusso fa perdere a un uomo la sua specifica funzione».

Con il passare del tempo, raggiungendo il Medioevo in Europa, il morbido cuscino cadde fuori dall’uso comune e fu visto solo come uno status symbol. Gli uomini consideravano il cuscino un segno di debolezza e, a un certo punto, solo al re e alle donne incinte fu permesso di appoggiare la testa su un cuscino durante la notte.

Nel XVI secolo, il cuscino era tornato in auge, ma a causa della regolare infestazione di cose come muffe, insetti e parassiti, bisognava prendersene cura e non essere semplice, in quanto il contenuto del cuscino doveva essere cambiato regolarmente per mantenerne la pulizia. In seguito, i cuscini vennero usati per inginocchiarsi in chiesa, o come luogo per posare i testi sacri; in vari luoghi questo si fa ancora.

Ai giorni nostri

Con l’avvento della Rivoluzione Industriale, il modo di vivere delle persone iniziò a cambiare in gran parte del mondo.

Mentre la tecnologia continuava ad evolversi, così si è evoluta la storia del cuscino. Con le capacità di produzione di massa della rivoluzione industriale e l’aumento della disponibilità di cotone, il cuscino non era ormai più solo qualcosa per l’élite. La persona media ora poteva permettersi di possederne uno e il cuscino divenne gradualmente comune in ogni casa.

Con la rivoluzione industriale che portava prosperità materiale, la società seguì il modello degli antichi greci e romani: le persone cercavano più comfort, inaugurando infine una rivoluzione del morbido cuscino.

Oggi i cuscini sono disponibili in una varietà di forme, dimensioni, tipi di materiali e livelli di rigidità. I tipi di cuscini sembrano essere infiniti: gel, memory foam, piumino, piuma, cotone, a molla, lana, lattice, microsfere, kapok, grano saraceno, e ad acqua. È un bel elenco! I cuscini possono anche essere personalizzati in base alle preferenze di una persona.

Il comfort dei cuscini moderni può rendere le nostre notti più confortevoli, ma forse gli antichi avevano qualcosa di più. Difficile tornare a un cuscino di pietra o ceramica (anche se ci si può creare la propria versione), ma forse bisognerebbe ricordare che a volte un piccolo disagio nella vita non è poi così male.

Dal punto di vista degli antichi cinesi, la ricerca del comfort è raramente la strada migliore. Dopotutto, quando sopportiamo un po’ di difficoltà, diventiamo più resilienti. E in mezzo ai tumulti della vita, se riusciamo a cercare dentro di noi la lezione, ne usciremo meglio per averla vissuta.

E sembra che anche il cuscino abbia una lezione da insegnare.

 

Articolo in inglese: The Mystical Origins of the Pillow

NEWSLETTER
Epoch Times Italia 2021
 
Articoli correlati