L’Anticorruzione cinese prende di mira il settore finanziario

Dopo che il Partito comunista cinese ha tenuto la sessione plenaria alla fine del mese di ottobre, il leader cinese Xi Jinping ha intensificato la sua campagna contro la corruzione che imperversa nel settore finanziario, partendo dalla rimozione di un potente capo di una società d’investimenti.

La testata China’s Wujie ha riferito che Xu Xiang, noto come ‘il boss dei fondi privati’, è stato arrestato dalle autorità cinesi l’1 novembre, a seguito di una drammatica caccia all’uomo per le autostrade della città portuale di Ningbo, nel sud-est della Cina. Secondo un tweet ufficiale della polizia postato sui social media cinesi, Xu è stato catturato dagli agenti che hanno bloccato tutte le uscite autostradali per più di mezz’ora. Xu è l’ultimo obiettivo del giro di vite del Partito nei confronti dei crimini finanziari e di altre attività indesiderate.

La Commissione centrale per l’ispezione disciplinare del Partito Comunista (CCDI), un’agenzia interna segreta incaricata di effettuare la campagna anticorruzione di Xi Jinping, ha annunciato di aver messo a lavoro otto squadre negli uffici di 14 grandi agenzie finanziarie, tra cui la Commissione regolatoria di Sicurezza della Cina e la Banca CITIC.

Xu Xiang è soltanto uno dei primi scalpi più importanti del Partito. Il primo novembre, la polizia di Shanghai ha fatto irruzione nell’ufficio del Zexi Investment, il fondo speculativo di cui Xu era capo. Secondo Bloomberg, il nome Zexi è legato a due uomini che Xu ammirava: Mao Zedong, l’ex leader del Partito comunista e Kangxi, l’imperatore della dinastia Qing. Il Partito comunista invece, che crede che il commercio illegale stia esacerbando il crollo del mercato azionario, vede Xu e la sua gente dei «piccoli venditori maligni».

Sempre il primo novembre, il China’s Southern Weekly ha riferito che Zhang Yun, capo della Banca agricola cinese, è stato portato via dalla polizia e quindi non ha partecipato alla conferenza tenuta dall’agenzia anticorruzione del Partito, la CCDI. Secondo una fonte in contatto con il Southern Weekly, Zhang Yun è stato poi rimandato al suo ufficio il 3 novembre, ma è stato retrocesso ed espulso dal Partito comunista.

Xinhua News, l’agenzia di stampa affiliata al Partito, ha riferito che assieme al Zexi Investment sono stati arrestati anche i dirigenti della Yishidun International Trading e della Huaxin Futures. Secondo la polizia, due dei dirigenti arrestati hanno fatto 316 milioni di dollari americani attraverso un «profitto ingiusto»: le compagnie Yishidun e Huaxin avrebbero utilizzato un «supporto tecnologico straniero» per sviluppare un software di trading avanzato.
La pulizia del Partito nel settore finanziario – la prima nel suo genere iniziata dopo che Xi Jinping ha preso il potere nel 2012 – ha avuto seguito al crollo della Borsa di Shanghai di quest’estate. Secondo un rapporto di Bloomberg, questa crisi ha avuto un effetto catastrofico, con cancellazione di guadagni dalla borsa cinese per circa 5 miliardi di dollari americani.

Hu Xingdou, un importante studioso di economia e professore presso l’università di tecnologia di Pechino, ha riferito a Bloomberg che «si sta preparando la tempesta più grande di sempre per il settore finanziario cinese», aggiungendo poi che «rotoleranno altre teste».
Tra agosto e settembre di quest’anno, le indagini anticorruzione hanno preso di mira anche i dirigenti della più grande società d’intermediazione mobiliare del Paese, la CITIC. Gli arrestati sono sospettati di aver svolto attività di insider trading e altre attività finanziarie illecite, minando le istruzioni del governo centrale nel sostenere l’incerto mercato azionario cinese.

Anche altre aziende sono state sottoposte alla commissione disciplinare cinese: nel 2014, i funzionari anticorruzione hanno messo nei guai la compagnia China Unicom, il terzo più grande fornitore di telecomunicazioni al mondo, rivelandone le attività di diffusa corruzione, appropriazione indebita e persino cattiva condotta sessuale nei locali aziendali.

 

Articolo in inglese: ‘Chinese Anti-Corruption Agency Takes Aim at Financial Sector

 
Articoli correlati