India e Cina sono destinate allo scontro. L’America dovrebbe aiutare

Di Alex Titus

L’autore dell’articolo, Alex Titus, è consulente politico e membro di America First Policies, un’organizzazione no-profit che sostiene iniziative politiche che mettono l’America al primo posto.

 

Dati recenti mostrano che sempre più aziende lasciano la Cina e si trasferiscono in India, mentre il leader cinese Xi Jinping continua la sua repressione a livello sociale.

Ma la battaglia sulle catene di approvvigionamento e sulla produzione è solo uno dei tanti ambiti in cui la grande competizione di potere tra India e Cina si sta riscaldando. Ci si può aspettare che le tensioni tra India e Cina aumentino ancora, man mano che Nuova Delhi continua a crescere e Pechino si sente sempre più minacciata dal suo vicino del sud.

L’India ha davanti a sé una strada pericolosa e avrà bisogno di amici e partner per contribuire a scoraggiare l’aggressione militare ed economica cinese. Washington è il partner principale ideale di Nuova Delhi in questo sforzo, e una relazione più stretta tra i due Paesi avvantaggia anche gli Stati Uniti in modo sostanziale. I politici americani dovrebbero lavorare per integrare e sviluppare ulteriormente i legami economici e di sicurezza con l’India, poiché entrambi i Paesi si concentrano sulla deterrenza di una Pechino sempre più bellicosa.

Non c’è dubbio che l’India sia una grande potenza in ascesa. L’economia dell’India continua a crescere rapidamente e probabilmente passerà dal quinto Pil alla terza posizione entro il 2027. I tassi di povertà estrema nel Paese sono scesi e il tasso di mortalità  delle madri che partoriscono è diminuito significativamente: due misure chiave per lo sviluppo. Si prevede che gli indiani benestanti saranno 100 milioni entro il 2027.

Anche le dimensioni del Paese lo renderanno una forza da non sottovalutare. L’India è attualmente il Paese più  popoloso del mondo, con 1,4 miliardi di abitanti, e si prevede che continuerà a crescere. Si prevede che la popolazione cinese invece diminuirà drasticamente da 1,4 miliardi a 525 milioni entro il 2100 a causa di decisioni politiche inadeguate. Questi cambiamenti demografici continueranno a spostare gli equilibri di potere verso l’India nel corso del secolo.

A causa di questi fattori, l’India e la Cina potrebbero essere dirette verso la «trappola di Tucidide».

Pechino diventerà sempre più ostile nei confronti del suo vicino più grande mentre il Partito Comunista Cinese (Pcc) cerca di gestire la politica e la narrazione attorno al proprio declino. Anche India e Cina non sono estranee ai litigi, avendo combattuto numerose guerre e un recente scontro al confine nel 2020 sul territorio conteso dell’Himalaya, che ha ucciso 20 militari indiani e ha intensificato le ostilità tra le due nazioni.

I legislatori e i politici di Nuova Delhi hanno una visione chiara della minaccia rappresentata dal Pcc. Il sottoscritto ha partecipato come Young Fellow al Raisina Dialogue del 2024, la conferenza geopolitica più importante dell’India, ospitata dalla Observer Research Foundation a Nuova Delhi. Il messaggio della conferenza è stato chiaro: la Cina è la minaccia numero 1. Molti giovani indiani hanno detto che credevano che la Cina avrebbe cercato di fermare la loro ascesa e che Pechino vede il loro sistema politico democratico come una minaccia esistenziale.

Ma mentre l’India si trova ad affrontare questa minaccia, perché gli americani dovrebbero preoccuparsene?

Tanto per cominciare, legami più forti tra Stati Uniti e India hanno senso dal punto di vista dei valori condivisi.

L’India è la più grande democrazia del mondo e condivide l’impegno nei confronti del liberalismo e di altri valori occidentali, come la libertà di parola e di religione. Per non parlare del fatto che il sistema comunista cinese rappresenta una sfida morale e politica per entrambi i nostri sistemi basati sulla libertà.

Inoltre, India e Stati Uniti hanno interessi economici condivisi. Un esempio è quello della riduzione dei rischi nelle catene di approvvigionamento critiche.

Washington e i suoi alleati si stanno affrettando a spostare le catene di approvvigionamento fuori dalla Cina, e l’India ha senso come hub di delocalizzazione per industrie come quella dei semiconduttori e altri prodotti elettronici.

L’aumento dei redditi in India aprirà anche nuovi mercati di esportazione per le imprese statunitensi e opportunità per gli investitori che desiderano spostare capitali fuori dalla Cina.

Anche il rafforzamento della posizione di sicurezza dell’India è un interesse vitale americano. Nuova Delhi trarrà grandi benefici dalla vendita di armi e munizioni americane mentre cerca di rafforzare la sua posizione di sicurezza in Himalaya e un generale potenziamento delle sue forze armate. Un esercito indiano più forte costringerà anche la Cina a riposizionare più truppe ed equipaggiamenti al confine meridionale piuttosto che avere queste forze a disposizione per un potenziale conflitto con gli Stati Uniti su Taiwan.

I politici americani devono riconoscere queste aree di impegno costruttivo con Nuova Delhi e lavorare per approfondire le relazioni tra Stati Uniti e India. La Cina comunista continuerà a vedere l’India in ascesa come una minaccia alla propria sicurezza e ai propri interessi economici ed è destinata a diventare sempre più ostile. L’India avrà bisogno dell’aiuto dell’America e faremmo bene a prestare ascolto al suo serio interesse per la nostra amicizia e partnership.

 

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore e non riflettono necessariamente quelle di Epoch Times

Versione in inglese: India and China Are Destined to Clash—America Should Help

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