Il Pcc adotta la ‘punizione di tre generazioni’ in vigore nella Corea del Nord

Il Pcc ha adottato la ‘punizione delle tre generazioni’ già in vigore nella Corea del Nord, in base alla quale tre generazioni della famiglia di un criminale politico possono essere imprigionate o giustiziate pur non avendo commesso alcun reato. Lo ha rivelato un recente rapporto dell’Ong per i diritti umani Safeguard Defenders. La polizia del Pcc usa questa forma di punizione per colpire individui ritenuti una minaccia per il regime, in modo simile al concetto di ‘colpa per associazione’.

Non è raro che la polizia cinese del Pcc utilizzi minacce contro i parenti di un individuo preso di mira, compresi figli, coniugi o persino genitori. Ad esempio, utilizza questo metodo per indurre difensori dei diritti e attivisti a fare ciò che chiede, soprattutto quando la tortura non è sufficiente.

Tuttavia, sembra che il fenomeno abbia assunto una portata maggiore e presenti un approccio sistematico. Secondo Safeguard Defenders, quando il regime cinese vuole che dissidenti o esiliati di alto profilo tornino ‘volontariamente’ in Cina, non solo li trattiene o li arresta, ma imprigiona persino i parenti innocenti.

Safeguard Defenders ha pubblicato un nuovo rapporto sul massiccio aumento delle operazioni del Pcc per ‘convincere’ i cittadini cinesi all’estero a tornare in Cina per affrontare le accuse penali. I media statali cinesi affermano che 230 mila cittadini cinesi sono tornati grazie a questo tipo di ‘persuasione’ tra aprile 2021 e luglio 2022. Si tratta di numeri notevoli, soprattutto nel contesto delle restrizioni ai viaggi in particolare da e verso la Cina.

La maggior parte dei media ha riportato questi dati e il fatto che la polizia del Pcc ha creato delle ‘stazioni di servizio’ all’estero. Finora ne sono state scoperte 54 in 30 Paesi, ma il numero reale potrebbe essere più alto. In Spagna e Serbia esistono documenti governativi che rivelano come queste ‘stazioni di servizio’ operino con la polizia cinese per rintracciare le persone prese di mira e aiutarle a tornare in Cina.

Inoltre, Safeguard Defenders ha scoperto una serie di avvisi e documenti della polizia e del governo che mostrano fino a che punto la polizia locale viene istruita per ‘persuadere’ queste persone prese di mira a tornare in Cina. Ad esempio, i documenti rivelano che le autorità fanno pressione sui familiari impedendo loro di contrarre prestiti, sospendendo l’assicurazione medica e confiscando i loro passaporti. Tra tutti i metodi, forse il più orwelliano è l’indicazione che la polizia possa negare il diritto all’istruzione di un bambino.

I funzionari di polizia hanno persino ammesso che alcune delle persone ricercate non hanno effettivamente commesso alcun reato, ma vengono comunque prese di mira, e le stesse tecniche descritte sopra sono tutte corrette. Si tratta di uno sviluppo notevole per un Paese che, per un certo periodo, ha almeno fatto finta di cercare di sviluppare qualcosa di simile a un sistema di regole all’interno del proprio ordinamento giuridico. In effetti, una nota ufficiale rende illegale per i cittadini cinesi vivere in nove Paesi proibiti (compresi luoghi come la Turchia, la Thailandia e altri Paesi del Sud-Est asiatico) e li obbliga a tornare, anche se non sono accusati di alcun illecito.

Le azioni illegali da parte della polizia cinese sembrano diffondersi e, invece di essere limitate a prendere di mira difensori e critici dei diritti umani di alto profilo, vengono ora utilizzate su scala più ampia, senza badare a spese, per raggiungere il proprio obiettivo di un maggiore controllo.

È questo che possiamo aspettarci dalla Cina di Xi Jinping durante il suo terzo periodo di governo, un Paese del tutto privo di rispetto della legge e che adotta lo stile nordcoreano della ‘colpa per associazione’? Per un Paese che governa attraverso la paura, il ‘senso di colpa per associazione’ potrebbe essere uno degli strumenti più potenti: le cose non si prospettano certo rosee per il prossimo futuro.

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore e non riflettono necessariamente le opinioni di The Epoch Times.

Versione in inglese: Chinese Police Adopts North Korea’s “Three Generations of Punishment”

 
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