Due praticanti del Falun Gong muoiono a causa della persecuzione

Di Mary Hong

Durante i suoi tre anni di lockdown per il Covid-19 il regime comunista cinese non ha mai cessato la persecuzione contro il Falun Gong.

Tra le recenti vittime ci sono due anziani praticanti che hanno perso la vita all’inizio del 2023, dopo anni di sofferenze causate della brutale campagna di persecuzione del Falun Gong.

I deceduti sono Cui Xiuzhen della provincia dell’Hebei e Liu Erli della provincia dell’Hunan.

Sono stati rapiti, condannati illegalmente e imprigionati nei campi di lavoro forzato, dove sono stati torturati numerose volte per il loro credo nel Falun Gong.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è un’antica pratica basata sui principi universali di verità, compassione e tolleranza. Nel 1999, l’ex leader del Pcc Jiang Zemin ha lanciato la persecuzione del Falun Gong, dando seguito alla lunga storia di persecuzioni da parte del regime verso religioni e credenze pacifiche in Cina.

La praticante del Falun Gong Chunying Wang, che è stata imprigionata nel campo di lavoro di Masanjia nel nord-est della Cina per un periodo totale di cinque anni e sette mesi, ha usato questa foto per dimostrare le torture che ha subito. Ha parlato al Washington Press Club il 24 aprile 2013. (Gary Feuerberg/ The Epoch Times)

Campo di lavoro forzato di Gaoyang

Cui è morta il 10 gennaio. Era in buona salute fino a quando è stata arrestata e perseguitata il 20 luglio 1999.

È stata nuovamente rapita nel dicembre 2000 quando ha visitato Pechino per chiedere di fermare la persecuzione del Falun Gong.

È stata prima imprigionata nella quinta brigata del campo di lavoro forzato di Shijiazhuang, e poi trasferita alla quinta brigata del campo di lavoro forzato di Gaoyang. l’8 aprile 2001.

Molti praticanti del Falun Gong sono stati mandati al campo di Gaoyang dopo che il regime non è stato in grado di costringerli a rinunciare alla loro fede.

Il campo di Gaoyang è noto per la sua «alta efficienza» nel costringere i praticanti a rinunciare al Falun Gong. Il campo possedeva più di 100 bastoni elettrici ad alta tensione e ha utilizzato più di 50 metodi crudeli e disumani sulle sue vittime imprigionate, al fine di farli rinunciare al loro credo, secondo quanto rivela un rapporto investigativo dell’Organizzazione mondiale che indaga sulla persecuzione del Falun Gong (Woipfg).

All’interno del campo di Gaoyang, la «posizione accovacciata» è un metodo di tortura di routine sugli aderenti al Falun Gong.

Secondo le descrizioni dei sopravvissuti, le scarpe e le calze delle vittime vengono rimosse e le vittime sono costrette ad accovacciarsi mentre le guardie tirano entrambe le loro braccia con forza verso l’esterno e le fissano saldamente a terra. Nel corso del tempo, la vita e le gambe della vittima diventano doloranti, intorpidite, livide e gonfie.

I manganelli elettrici sono un altro strumento comune nell’arsenale di tortura del Pcc. Diversi poliziotti attaccano la vittima con bastoni elettrici, colpendola ripetutamente dalla testa ai piedi finché non viene gravemente ustionata.

Il 22 marzo 2003, quando Xiuzhen è stata rilasciata dal campo di Gaoyang, era emaciata e troppo debole per camminare; si trovava in uno stato confusionario, le sue membra erano scoordinate e la sua memoria si era deteriorata. Nel 2014 è rimasta paralizzata e ha sofferto di afasia. È morta il 10 gennaio dopo 8 anni di tormenti.

81enne rapito 18 volte

Liu, un praticante del Falun Gong di 81 anni, è stato sottoposto a più di 22 anni di reclusione, torture e vessazioni da parte del regime.

Alla fine del 2022, la polizia ha tentato nuovamente di rapirlo da casa sua, ma si sono arresi solo perché era troppo malato per muoversi.

Dall’inizio della persecuzione nel 1999, la polizia comunista lo aveva arrestato illegalmente 18 volte. È stato imprigionato illegalmente nei campi di lavoro forzato quattro volte per un totale di cinque anni. È stato anche condannato a 3 anni e 6 mesi di carcere all’età di 75 anni.

Durante la detenzione e la prigionia, è stato sottoposto a percosse e scosse elettriche.

Il 21 luglio 2018, quando è stato rilasciato dal carcere, la sua salute stava già peggiorando. Il regime gli ha sospeso la pensione e la sorveglianza e le vessazioni non sono mai cessate. Liu è morto il 2 gennaio.

Persecuzione degli anziani

Secondo un articolo di Minghui.org, (una piattaforma online con sede negli Stati Uniti che registra e riporta la persecuzione del Pcc contro il Falun Gong in Cina) nel 2022 il Pcc ha rapito e molestato almeno 7.331 aderenti al Falun Gong. Tra questi ce n’erano 971 (circa il 13%) che avevano 60 anni o più al momento dell’arresto o delle molestie, dei quali 327 sulla sessantina, 438 sulla settantina, 197 sull’ottantina e 9 sulla novantina.

Cui Jinshi,88 anni, di Harbin, è stato rapito il 13 aprile 2022 e torturato a morte lo stesso giorno. Quando suo figlio ha visto il suo corpo in ospedale, ha notato che gli era stata tagliata la gola.

Zhang Siqin, un praticante del Falun Gong di 69 anni di Dalian, è stato rapito da casa sua il 19 gennaio 2022. La sua famiglia ha appreso che era morto nel centro di detenzione di Dalian il 27 gennaio, appena 8 giorni dopo l’inizio della detenzione.

Dopo 23 lunghi anni di persecuzione, alcuni praticanti del Falun Gong non hanno mai avuto un giorno di pace. «Alcuni sono stati espulsi dalla scuola, altri licenziati dal lavoro, e alcuni ancora affrontano continue vessazioni anche dopo essere diventati incapaci a causa della persecuzione», spiega Minghui.org.

 

Articolo in inglese: 2 Falun Gong Adherents Die From Persecution During Lunar New Year

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