Crollano le azioni cinesi e il Pcc multa le agenzie di rating

Di Alex Wu

Visto il continuo crollo delle azioni cinesi, e i movimenti negativi del mercato, le autorità della banca centrale cinese (Banca Popolare Cinese), hanno annunciato una multa totale di 4 milioni e 450 mila euro per le sei principali agenzie di rating cinesi, tra cui S&P Credit Ratings (Cina).

Gli economisti ritengono che la punizione rivolta alle sei principali agenzie di rating sia legata a dichiarazioni che hanno fatto e non sono piaciute al Partito Comunista Cinese (Pcc) al potere. Dichiarazioni che mettono in luce la reale situazione dell’economia cinese.

Il 2 febbraio, la banca centrale ha annunciato la sua decisione di imporre sanzioni amministrative alle agenzie, tra cui China Chengxin International, Shanghai New Century Credit Rating, S&P China, China Securities Pengyuan, Lianhe Credit Rating e Far East Credit Rating.

La banca centrale ha affermato che cinque di loro hanno violato il principio di coerenza, quattro non hanno svolto l’attività di rating in conformità con le procedure di rating e le regole aziendali previste dalla legge e quattro hanno violato i requisiti di indipendenza.

Tra questi, S&P China è stata avvertita e multata di 2,12 milioni di yuan (278.000 euro), e anche il direttore dell’analisi di rating della società è stato multato di 30.000 yuan (3.894 euro).

China Securities Pengyuan Credit Rating Co., Ltd. è stata ammonita e multata di 6 milioni di yuan (circa 781 mila euro), il suo vicepresidente esecutivo è stato multato di 30.000 yuan (3.905 euro) e il suo vicepresidente è stato multato di 90.000 yuan (11.717 euro). La Shanghai New Century Credit Rating Investment Service Co., Ltd. è stato multato di 7,2675 milioni di yuan (946 mila euro), e il suo direttore e vicepresidente esecutivo è stato multato di 100.000 yuan (13 mila dollari).

China Chengxin International Credit Rating Co., Ltd. è stata multata di 7,685 milioni di yuan (circa un milione di euro) per aver violato i requisiti di indipendenza e il principio di coerenza. Un vicepresidente dell’azienda è stato multato di 30.000 yuan (3.905 euro); l’altro vicepresidente è stato multato di 130.000 yuan (13.905 euro).

Lo stesso giorno in cui sono state punite le sei agenzie di rating, il mercato azionario cinese ha subito un sell-off.

L’indice della Borsa di Shanghai è sceso di oltre il 2%, finendo sotto la soglia dei 2.700 punti per la prima volta da marzo 2020; l’indice ChiNext è crollato di oltre il 3%, scendendo sotto i 1512 punti e stabilendo un nuovo minimo da aprile 2020. Complessivamente, nei due mercati sono crollati più di 5.100 titoli, di cui 600 sono scesi di oltre il 9% e più di 130 titoli premium sono scesi sotto il limite.

Agenzie di rating punite per la loro trasparenza

Liang Shaohua, ex responsabile della conformità di una società di gestione patrimoniale in Cina, ha dichiarato a Epoch Times: «Il mercato azionario è crollato drasticamente. All’inizio di quest’anno, tutti dicevano che 2800 punti, 2700 punti e 2900 punti sarebbero stati i punti più bassi. Ora, sembra che in una situazione economica così negativa non ci sia alcun fondo. Le politiche di Xi Jinping e del Partito Comunista Cinese hanno portato al collasso dell’economia cinese. Il mercato azionario è un indicatore economico ed è in calo. Altri indicatori, come la crescita del Pil, la produzione di energia e il reddito delle persone, sono facili da falsificare per il Pcc. Ma il mercato azionario riguarda il denaro reale. Come indicatore economico, non può essere falsificato, altrimenti chiuderanno il mercato azionario».

Il giorno in cui il mercato azionario è crollato, i media ufficiali del Partito Comunista Cinese (Pcc), come People’s Daily, Xinhua News Agency e Cctv, continuavano a sostenere che il pubblico avesse una visione ottimistica dell’economia cinese.

Il 40% delle società cinesi di tipo A hanno subito perdite.

Liang ha spiegato che «il mercato azionario continua a crollare, il che rivela costantemente le bugie del Pcc sul miglioramento dell’economia. Poiché le agenzie di rating hanno comunicato cose che al Pcc non piaceva sentire e non sono ottimiste riguardo all’economia cinese, le autorità hanno imposto loro delle multe. I rapporti di rating delle agenzie di rating riflettono fedelmente la situazione economica della Cina. Il mercato azionario crollerà indipendentemente dal fatto che ci sia un rating o meno. Non sono i rapporti di rating a causare il declino dell’economia cinese e del mercato azionario».

In precedenza diverse agenzie di rating si aspettavano che i rischi finanziari della Cina continuassero ad aumentare. Tra questi, S&P China, che nel suo rapporto sosteneva che a causa della debolezza del settore immobiliare, il rischio di recessione economica della Cina era elevato, il che avrà un ulteriore impatto negativo sulle vendite immobiliari.

L’economista taiwanese Huang Shicong ha dichiarato a Epoch Times il 3 febbraio sulle pesanti multe: «È perché le agenzie di rating del credito hanno declassato le prospettive per il mercato azionario cinese, o hanno declassato il mercato azionario cinese e i rating nazionali. Naturalmente, ciò causerà il ritiro dei capitali e anche i dubbi degli investitori sul futuro, senza fiducia nell’economia. La banca centrale punisce le agenzie di rating nel tentativo di impedire loro di pubblicare rapporti analitici sfavorevoli all’economia cinese».

«In questo momento, la banca centrale dovrebbe pensare a come introdurre piani per stimolare l’economia piuttosto che punire le agenzie di rating del credito. Se lo guardi da una normale prospettiva capitalista, penserai che questo comportamento sia piuttosto stupido».

Il 2 febbraio, dopo il crollo del mercato azionario, migliaia di post di investitori cinesi hanno inondato l’account dei social media dell’ambasciata americana in Cina su Weibo. Hanno postato messaggi sotto una postazione dell’ambasciata sul salvataggio delle giraffe e un altro sulla «Dichiarazione congiunta sul terzo anniversario del colpo di Stato militare del Myanmar», invitando gli Stati Uniti a prendere il controllo del mercato azionario cinese; alcuni hanno addirittura condannato pubblicamente il sistema di governo del Pcc e i suoi funzionari, mentre altri hanno chiesto agli Stati Uniti di inviare portaerei, sostenendo che «i cinesi vi apriranno la strada».

 

Articolo in inglese: CCP Punishes 6 Major Rating Agencies as China’s Stocks Plummet

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