Cristiani e praticanti Falun Gong incarcerati per dei messaggi online

Di Jocelyn Neo

Mentre in tutto il mondo ci si sveglia di fronte alle crescenti minacce alla libertà di parola, il popolo cinese sta ancora vivendo l’incubo del controllo totalitario di uno Stato comunista.

In Cina, esprimere un’opinione che non segua la visione del Partito Comunista Cinese (Pcc) significa rischiare la vita. Una cosa semplice come rivelare il proprio credo religioso sui social media, se il Pcc non lo riconosce, porterà a venir messi sotto stretta sorveglianza o addirittura agli arresti.

Nel marzo dello scorso anno sono entrate in vigore le nuove misure cinesi per il monitoraggio dei contenuti religiosi online, in seguito alle ‘lamentele’ di Xi sul fatto che internet viene usato per pubblicizzare la fede e che i siti di social network stanno diventando strumenti di propaganda religiosa.

Dalla pubblicazione della bozza delle nuove misure nel 2018, le chat room e diverse piattaforme internet hanno già ricevuto avvertimenti sull’uso di parole come «Amen» e «Gesù», come riportato da ChinaAid.

Di seguito alcune testimonianze di ciò che è accaduto quando praticanti del Falun Gong e cristiani sono stati perseguitati per aver condiviso ‘informazioni sensibili’ online.

Insegnante condannato a 8 anni

Sun Wanshuai, un insegnante d’arte cinquantenne residente nella città di Zhangjiakou, nella provincia dell’Hebei, è stato condannato a 8 anni nel luglio dell’anno scorso e a una multa di 30.000 yuan (circa 4.045 euro) per aver pubblicato informazioni sensibili sul Falun Gong su WeChat, una popolare piattaforma di social media in Cina simile a Facebook, secondo Minghui.org. La polizia che controlla internet lo ha arrestato e gli ha confiscato il computer e il cellulare.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è un’antica disciplina di meditazione basata sui principi di verità, compassione e tolleranza. Il Falun Gong è praticato liberamente in oltre 100 Paesi, ma in Cina è perseguitato dal 20 luglio 1999; innumerevoli praticanti sono stati arrestati e uccisi negli ultimi 23 anni.

Predicatore cristiano arrestato per il suo evangelismo

Il 5 marzo dell’anno scorso, Chen Wensheng, un predicatore cristiano di strada della città di Hengyang, nella provincia dell’Hunan, è stato arrestato dopo aver pubblicato un messaggio sui social media in cui chiedeva alle persone di partecipare a un ministero per i gruppi di minoranza etnica in Cina, secondo quanto ha riferito Persecution.org.

Alle 11:02 dello stesso giorno, è stato portato via dalla polizia dell’Hunan. Chen era già stato arrestato più volte per aver evangelizzato.

Chiusura di applicazioni e siti web cattolici

Il 1° settembre, la prima app cattolica cinese, CathAssist, ha annunciato la «cessazione delle operazioni» sia del sito web che dell’app, secondo quanto riportato da ChinaAid.

Il team operativo di CathAssist ha dichiarato di aver «compiuto diversi sforzi per richiedere una licenza per il servizio di informazione religiosa su internet» dall’entrata in vigore della nuova legge, ma di non aver soddisfatto i requisiti del Pcc poiché «i funzionari governativi hanno richiesto una significativa riduzione delle funzionalità e dei contenuti», secondo l’articolo.

Un ex agente di polizia e un vicedirettore condannati

La praticante del Falun Gong Zhang Xia, ex agente di polizia di Shanghai, è stata arrestata nel febbraio 2021 per aver pubblicato informazioni sul Falun Gong sui social media, secondo quanto riporta Minghui.org. La donna, 53 anni, è stata accusata di «promozione di un culto con una rete di comunicazione», condannata a 9 anni e multata di 30.000 yuan (circa 4.045 euro) nel giugno 2022.

Huang Daimiao, ex vicedirettore del dipartimento di affari e turismo di un istituto professionale della città di Yichang, nella provincia dell’Hubei, è stato condannato a 4 anni e multato di 10.000 yuan (circa 1.350 euro) nel luglio 2018 per aver inviato su WeChat video sulla persecuzione del Falun Gong.

Divieto di pubblicare trasmissioni cristiane in diretta

Secondo ChinaAid, il 29 gennaio 2021, l’Associazione Patriottica dei Tre Sé e l’Associazione Cristiana della città di Qingdao, nella provincia dello Shandong, hanno pubblicato un avviso sulle «Restrizioni alle Chiese nella provincia cinese dello Shandong: divieto di trasmettere in diretta e di pubblicare audio e video di predicazione».

Due giorni prima, ai cristiani della provincia è stato anche vietato di trasmettere attività religiose via internet, secondo il rapporto.

Cessazione del servizio ecclesiastico online

ChinaAid ha anche riferito che l’11 luglio 2022 la polizia ha fatto irruzione nella Trinity Harvest Gospel Church di Shenzhen durante il suo servizio online. Agenti della sicurezza nazionale, della polizia e dell’Ufficio affari religiosi hanno fatto irruzione nelle stanze mentre il pastore Mao Zhibin e l’anziano Chu Yanqing stavano tenendo il servizio via Zoom.

Il servizio online della Chiesa è stato «interrotto con la forza», si legge nell’articolo.

Un professore di economia condannato

Zeng Hao, un professore di economia di 40 anni del College Tianhe dell’Università Politecnica Normale del Guangdong, è stato arrestato nell’agosto 2017 per aver condiviso informazioni sulla persecuzione del Falun Gong sulla piattaforma QQ di Tencent, un popolare servizio di messaggistica istantanea e portale web cinese, tra l’ottobre 2014 e il gennaio 2017, come riporta Minghui.org. Dopo un periodo di monitoraggio, la polizia lo ha arrestato. Zeng è stato poi condannato a tre anni e mezzo e multato di 10.000 yuan nel gennaio 2019.

Anche un altro aderente al Falun Gong della provincia dell’Heilongjiang è stato condannato per aver postato sulla piattaforma QQ di Tencent: Wang Xin, un uomo di 40 anni, è stato arrestato dagli agenti di polizia di Shanghai nell’agosto 2016 dopo aver postato una foto relativa al Falun Gong sui social media, secondo quanto riportato da Minghui.org. È stato condannato a 8 mesi e multato di 3.000 yuan (circa 420 euro).

Arrestata per aver condiviso un file audio che denunciava le persecuzioni

Secondo Minghui.org, Che Guoping, un’impiegata della Compagnia Energetica Huaneng nella città di Dezhou, nella provincia dello Shandong, è stata arrestata da oltre dieci agenti di polizia nel maggio 2017, mentre tornava a casa dal lavoro per aver precedentemente condiviso online un file audio contenente informazioni sulla persecuzione del Falun Gong.

La polizia ha messo a soqquadro la sua casa e le ha portato via il cellulare, l’iPad e gli effetti personali. In seguito è stata condannata a tre anni e mezzo e multata di 5.000 yuan (circa 892 euro).

Articolo in inglese: Christians and Falun Gong Adherents Get Jail Terms for Posting Religious Messages Online

 

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