Negli anni ‘60, la rivoluzione dei giovani occidentali procedeva a pieno regime. Ma a qualcuno non piacevano il loro idealismo, la loro ingenuità e la loro sincerità: «Il vero radicale – diceva – quando scopre che avere i capelli lunghi crea delle barriere psicologiche, nella comunicazione e nell’organizzarsi, se li taglia». Era Saul Alinsky, un attivista radicale, autore e insegnante. Un uomo che ha avuto modo di osservare personalmente l’applicazione delle proprie teorie, fino a divenire l’agitatore di stampo comunista dall’influenza più nefasta per decenni.
Oltre ad adorare Lenin e Castro, Alinsky idolatrava persino Satana in persona. Nel suo libro, “Regole per radicali” si può trovare la seguente dedica: «Non possiamo dimenticare di inchinarci al primo vero radicale. Stando a tutte le leggende, mitologie e alla Storia, il primo radicale noto all’uomo, quello che si è ribellato contro l’establishment, e lo ha fatto in modo così efficace da ottenere quantomeno un proprio regno, è stato Lucifero».
Il video integrale in inglese: https://youtu.be/q173XuwgCVw
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