Come l’invidia mina la felicità

Di Mike Donghia

Provare invidia è innato, ma dipende da noi se scegliamo di alimentarla.

Il desiderio di vivere pienamente è naturale e non c’è niente di sbagliato in questo: è una parte innata dell’essere umano. Desideriamo amicizia, amore, competenza, sicurezza e persino avventura. Senza questi desideri, potremmo non avere la motivazione per perseguire una vita appagante per noi stessi e per coloro che ci circondano.

Tuttavia, la nostra anima soffre quando desideriamo eccessivamente qualcosa che possiedono gli altri. Questo sentimento, noto come invidia, prende un normale impulso umano e, come un cancro, lo fa crescere ben oltre le sue normali proporzioni.

Man mano che l’invidia si intensifica, sostituisce la felicità nelle nostre vite: non solo il piacere momentaneo o la soddisfazione quotidiana, ma anche il senso di significato e scopo che attribuiamo alla nostra vita. In tutti questi modi, l’invidia mina la felicità e non offre nulla in cambio.

E non bisogna essere troppo frettolosi nel liquidare la perdita di felicità come una questione puramente personale: le persone infelici tendono a non interagire con gli altri. Sono consumate dalla loro stessa oscurità. È solo partendo dalla felicità, intesa in senso ampio, che vediamo le persone impegnarsi in tipi di relazioni e comunità che supportano la crescita umana.

Nove modi in cui l’invidia ostacola la felicità

L’invidia, come si può vedere, è un problema significativo. È fondamentale chiarire questo punto e dipingere un’immagine più vivida nella mente.

Ecco nove modi in cui l’invidia interrompe il nostro legame con la felicità: possano servire da incoraggiamento per sradicare l’erbaccia dell’invidia nel momento in cui si nota che essa mette radici nel proprio cuore.

Distorce la percezione della realtà

Le persone invidiose non vedono il mondo così com’è. Ciò che desiderano incombe nelle loro menti, causando varie complicazioni a valle. Ad esempio, si potrebbe aggredire qualcuno perché condivide una buona notizia, interpretandola erroneamente come una vanteria.

Abbassa la stima del tuo valore

Al centro dell’invidia c’è il confronto tra la propria vita e la vita di qualcun altro. Trascorrere troppo tempo in questo stato d’animo alla fine porterà a vedersi inferiori agli altri, considerando gli altri migliori o più importanti perché hanno ottenuto ciò che si desidera.

Risentimento verso gli altri

Riconoscere che gli altri hanno ciò che uno desidera non favorisce il rispetto o l’ammirazione. Se la persona è qualcuno che si conosce, la sua presenza potrebbe sembrare minacciosa, in quanto funge da promemoria costante di ciò che non si riesce ad ottenere.

Insoddisfazione cronica

Concentrarsi su ciò che manca, raramente lascia spazio per apprezzare ciò che si ha. Normalmente potremmo ammirare qualcosa, pianificare di ottenerla e poi continuare a goderci la vita. Tuttavia, il desiderio eccessivo ci acceca, mettendo in ombra tutto tranne la ricerca.

Perdita di concentrazione su ciò che conta

L’invidia amplifica a dismisura il valore dell’oggetto, portandolo a diventare un pezzo mancante della propria identità. Questo stato può far perdere la concentrazione su ciò che è veramente importante, poiché l’ossessione per questo desiderio spiazza tutto il resto.

Isolamento dalle relazioni

Quando si desidera intensamente qualcosa, si può arrivare a considerare coloro che ci circondano come semplici mezzi per raggiungere un fine, piuttosto che apprezzare le relazioni fine a se stesse.  Questa svolta verso l’interno può lasciare indifferente agli obiettivi degli altri e portare a concentrarsi esclusivamente sui propri piani.

Tempo sprecato e sforzo mentale

L’invidia porta a cicli infiniti di rimuginìo, piuttosto che godersi ogni giorno così come viene. Le migliori energie vengono consumate da piani per raggiungere i propri desideri.

Mancanza di gratitudine per i piaceri semplici della vita

Se l’invidia è il modo più semplice per rovinare la felicità, la gratitudine è il suo antidoto. Le persone grate amplificano la loro gioia apprezzando anche le piccole benedizioni. Tuttavia, gratitudine e invidia sono incompatibili: come l’olio e l’acqua, non possono coesistere.

Vergogna e abbandono di sé

Se non si riesce a realizzare i propri desideri, si rischia di incolpare gli altri o sé stessi. In quest’ultimo caso, si può trascurare il proprio benessere, sentendosi indegni di cure finché non raggiungerà un certo traguardo.

Felicità o invidia?  La scelta è tua

I filosofi mettono in guardia contro l’invidia da migliaia di anni. E per i lettori più attenti alla scienza, un articolo di ricerca del 2009  sull’Interamerican Journal of Psychology ha anche mostrato che gli individui con livelli di invidia più elevati (in base a un’autovalutazione) mostravano meno probabilità di essere soddisfatti della propria vita e più probabilità di riferire sentimenti di bassa energia e infelicità.

Quando la filosofia, la scienza e la moralità basata sul buon senso concordano, la saggezza ci impone di prendere sul serio le loro conclusioni.

Non c’è nulla da guadagnare dall’invidia e tutto da perdere. Bisogna essere vigili quando si oltrepassa il confine tra il semplice desiderio di qualcosa di buono e l’incapacità di godersi la vita senza di esso, il risentimento verso gli altri perché possiedono ciò che si desidera e la fissazione sull’idea di acquisire quella cosa per sé stessi.

Si scopre che la felicità si allinea bene con la filosofia minimalista, che si rafforza attraverso la sottrazione piuttosto che l’addizione. Rimuovendo l’invidia, ovvero il desiderio eccessivo per ciò che gli altri possiedono, è probabile che si sperimenti un crescente appagamento per la vita. Questa semplice osservazione può essere facilmente verificata attraverso l’esperienza personale. Se gioia, senso e felicità sono ciò che si cerca nella vita, allora non c’è posto per l’invidia.

 

Mike Donghia e sua moglie Mollie scrivono sul blog This Evergreen Home dove condividono la loro esperienza di vita semplice, intenzionale e relazionale in questo mondo moderno. Puoi proseguire iscrivendoti alla loro newsletter bisettimanale

Versione in inglese: 9 Ways Envy Undermines Happiness

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