Il 2015 si conferma l’anno dal caldo record

I meteorologi hanno comunicato i nuovi record climatici del 2015: osservando le temperature medie mondiali registrate in 136 anni, il mese d’ottobre, così come i primi 10 mesi dell’anno, sono stati finora i più caldi, secondo il rapporto rilasciato giovedi dal National Climatic Data Center della NOAA – National Oceanic and Atmospheric Administration.

La temperatura media di ottobre delle superfici terrestri e oceaniche globali, è di 0,90 °C al di sopra della media del 20esimo secolo, che è di 14,0 °C. La seguente immagine corrisponde alle temperature medie combinate terrestri e oceaniche di ottobre, secondo il documento della NCDC-Noaa.

Considerando i primi 10 mesi dell’anno, la media è stata di 0,86 °C al di sopra della media del 20esimo secolo, superando così il precedente record del 2014. Fino ad oggi, otto dei primi 10 mesi di quest’anno hanno fatto segnare un record di caldo. Gennaio è stato il secondo e aprile il terzo mese più caldo.

La seguente immagine della Noaa mostra le anomalie delle temperature terrestri e oceaniche dal 1880 al 2015:

La temperatura media relativa solamente alla superficie terrestre globale ad ottobre, è stata di 1,33° C al di sopra della media del 20esimo secolo; è l’ottobre più caldo dal 1880 al 2015, superando quindi il record precedente del 2011.

La Norvegia ha fatto registrare una temperatura di 1,2 °C superiore alla sua media dal 1961 al 1990. «I modelli del flusso d’aria che ha portato a temperature medie più calde sono tipici delle condizioni di El Niño», ha segnalato la Noaa.

Quando le acque di superficie in una specifica regione del Pacifico equatoriale diventano più calde, rispetto alla loro media in un lungo periodo, questa differenza dalla media viene definita come una ‘anomalia’, che corrisponde agli eventi di El Niño, i quali portano piogge in alcune regione del pianeta, e caldo in altre.

Le previsione indicano che El Niño sarà probabilmente nel suo «picco durante l’inverno 2015/16 dell’emisfero settentrionale, e in transizione verso condizioni neutre durante la tarda primavera o all’inizio dell’estate 2016».

Considerando i primi 10 mesi dell’anno, le temperature della superficie terrestre sono state di 1,28 °C superiori alla media, superando il precedente record del 2007.

La seguente è un’immagine Noaa delle anomalie delle temperature negli emisferi nord e sud dal 1880 al 2015:

Ottobre è stato il mese più caldo, e come nel mese di settembre, si confermano le anomalie termiche osservate in precedenza: si registrano temperature più basse della media in un tratto dell’Oceano Atlantico a sud della Groenlandia, un effetto spiegato a marzo dall’Instituto Potsdam come un importante rallentamento della Corrente del Golfo. Anche una regione oceanica a sud-est del Sud America è risultata molto più fredda rispetto alla media del mese.

Il clima è risultato freddo e di molto sotto la media in Argentina, in regioni sparse del Giappone occidentale e nella Russia centrale.

Negli Stati Uniti, ottobre è stato freddo a Est e sopra la media a Ovest, nel sud e in Alaska. Temperature sopra la media sono state registrate anche in Australia e gran parte dell’Oceania, parte dell’Asia meridionale e sud-orientale, gran parte dell’Africa centrale e meridionale, e nella maggior parte dell’America Centrale.

Per la capitale delle Isole Faroe, Torshavn, il mese di ottobre è stato il più caldo dal 1920, con più di 2 °C rispetto alla sua media tra il 1961 e il 1990.

Riguardo alla temperatura media della superficie del mare globale, a ottobre è stata di 0,85 °C al di sopra della media del 20esimo secolo, che è di 15,9 °C. Questo record supera quello dell’ottobre 2014, e di qualsiasi mese da quando è iniziato il monitoraggio nel 1880. Sono in atto le «forti condizioni di El Niño», che hanno aumentato le temperature, affermano i climatologi.

Considerando i primi 10 mesi dell’anno, nella superficie del mare si è registrata una media di 0.71 °C superiore alla media del 20esimo secolo, ed è stato il più alto livello per il periodo gennaio-ottobre in 136 anni, superando così il precedente record del 2014.

Gli oceani in ottobre sono risultati molto più caldi rispetto alla media in diverse e ampie zone: questo si è verificato in gran parte dell’Oceano Pacifico (a nord, a oriente e a livello dell’equatore), nell’intero Oceano Indiano, in gran parte dell’Oceano Atlantico, e nelle acque artiche che circondano l’Europa settentrionale. «Tutti e quattro i principali bacini oceanici hanno fatto registrare temperature record della superficie del mare durante i primi 10 mesi dell’anno», afferma la Noaa.

Il 2015 fino settembre è stato l’anno più caldo dal 1880

 
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