Alcuni antibiotici correlati a disturbi cardiaci fatali

Questo antibiotico contribuisce all’aumento dei problemi di batteri resistenti agli antibiotici, calcoli renali ed episodi psicotici; i dati dimostrano che aumenta il rischio di una patologia cardiaca fatale. Ecco come evitare questo rischio.

La storia in breve

  • È stato dimostrato che i fluorochinoloni, da tempo associati alla tendinite e alla rottura del tendine d’Achille, aumentano il rischio di dissezione aortica (una lacerazione della parete dell’arteria principale che permette al sangue di scorrere tra gli strati) o di rottura dell’aorta, che può portare alla morte.
  • Nonostante le avvertenze sulle confezioni, i fluorochinoloni sono ancora spesso prescritti per le infezioni delle vie respiratorie superiori o del tratto urinario.
  • L’uso di antibiotici può innescare un cambiamento permanente nel microbioma intestinale, che è responsabile di quasi l’80% delle funzioni del sistema immunitario; dunque è importante impiegare gli antibiotici solo quando assolutamente necessario.
  • È possibile ridurre il rischio di infezioni batteriche e virali sostenendo il sistema immunitario attraverso semplici attenzioni allo stile di vita, come la qualità del sonno, cibi fermentati, un regolare esercizio fisico e l’ottimizzazione del livello di vitamina D.

Le ricerche dimostrano che il microbioma dell’organismo conta quasi 39 mila miliardi di batteri[1]. Durante i primi anni di vita, la famiglia, l’alimentazione e l’esposizione ambientale contribuiscono alla varietà del microbioma, influenzando la salute per tutta la vita. Anche le attività quotidiane, come lavarsi i denti, mangiare, baciare qualcuno o maneggiare un animale domestico, influiscono sul microbioma.

Questa composizione può essere distinta per ognuno, come un’impronta digitale, e svolge un ruolo enorme nella prevenzione delle malattie e influenza la funzione della pelle, dei polmoni, del seno e del fegato[2]. I batteri nocivi possono scatenare malattie e patologie, che vengono spesso trattate con antibiotici. Dei 10 più comunemente prescritti, due appartengono alla classe di antibiotici dei fluorochinoloni.[3]

La Food and Drug Administration (Fda) ha aggiunto per la prima volta un’avvertenza ai fluorochinoloni nel 2008, a causa dell’aumento del rischio di tendinite e rottura dei tendini.[4] Le avvertenze, dette anche «black box», compaiono sulle etichette dei farmaci da prescrizione per richiamare l’attenzione sui rischi gravi o pericolosi per la vita.[5]

Nel 2011 è stata aggiunta un’ulteriore avvertenza per i soggetti affetti da miastenia grave e nel 2013 sono stati inseriti aggiornamenti relativi alla neuropatia periferica irreversibile.[6] Nel 2018 la Fda ha avvertito che gli antibiotici fluorochinolonici possono aumentare il rischio di rotture o lacerazioni dell’aorta.[7] Nel gennaio 2022 la Fda ha deciso:[8]

«Abbiamo stabilito che i fluorochinoloni devono essere riservati ai pazienti che non hanno altre opzioni terapeutiche per la sinusite batterica acuta o Sba, l’esacerbazione batterica acuta della bronchite cronica (Abecb) e l’Uti non complicata, perché i rischi generalmente superano i benefici».

«Per alcune infezioni batteriche gravi, i benefici dei fluorochinoloni superano i rischi ed è opportuno che rimangano disponibili come opzione terapeutica».

Eppure, nonostante questi avvertimenti, nell’aprile del 2022 i ricercatori hanno scoperto che i fluorochinoloni sono ancora tra gli antibiotici più prescritti in tutto il mondo.[9] Hanno concluso che alcuni operatori sanitari potrebbero avere una «conoscenza insoddisfacente» dei profili di sicurezza e dei rischi di questi farmaci e che potrebbe essere necessaria una maggiore educazione sulle reazioni avverse ai fluorochinoloni.

L’avviso della Fda collega i fluorochinoloni al danno aortico

L’aorta è l’arteria principale del corpo che fornisce sangue ossigenato al sistema circolatorio. L’arteria parte dal lato sinistro del cuore e corre lungo la parte anteriore della spina dorsale. La revisione dell’Fda ha scoperto che gli antibiotici fluorochinolonici aumentano il rischio di lacerazioni dell’aorta, chiamate anche dissezioni aortiche, o di rottura di un aneurisma aortico, con conseguenti emorragie eccessive e morte.

I rilevamenti si sono verificati quando gli antibiotici sono stati somministrati per bocca o attraverso un’iniezione. Questo ha indotto l’Fda a mettere in guardia dall’uso di antibiotici fluorochinolonici nei soggetti a rischio, a meno che non vi siano altre opzioni terapeutiche disponibili.

In particolare, l’antibiotico non dovrebbe essere utilizzato nei soggetti a rischio o con aneurisma aortico in atto, come quelli affetti da malattia vascolare aterosclerotica periferica, ipertensione e condizioni genetiche specifiche come la sindrome di Ehlers-Danlos o la sindrome di Marfan.[10]

I risultati sono stati elaborati da quattro studi sperimentali pubblicati, che nel complesso hanno dimostrato un’associazione coerente tra dissezione o rottura dell’aorta e l’uso di fluorochinoloni. Da questi studi non è stato possibile determinare il meccanismo sottostante.

Alcuni dei fluorochinoloni comunemente utilizzati sono la ciprofloxacina (Cipro), la levofloxacina (Levaquin), la gemifloxacina (Factive) e la moxifloxacina (Avelox). Questi farmaci vengono prescritti per il trattamento delle infezioni delle vie respiratorie superiori e del tratto urinario. In una dichiarazione, la Fda avverte:[11]

«I fluorochinoloni non dovrebbero essere utilizzati in pazienti a rischio aumentato, a meno che non siano disponibili altre opzioni terapeutiche».

«Gli operatori sanitari dovrebbero evitare di prescrivere antibiotici fluorochinolonici a pazienti che hanno un aneurisma aortico o sono a rischio di aneurisma aortico, come i pazienti con malattie vascolari aterosclerotiche periferiche, ipertensione, alcune condizioni genetiche come la sindrome di Marfan e la sindrome di Ehlers-Danlos e i pazienti anziani».

Le infezioni delle vie respiratorie superiori sono spesso virali

I virus scatenano comunemente le infezioni delle vie respiratorie superiori (Uris) con sintomi di naso che cola, tosse, febbre leggera, mal di gola e difficoltà a dormire. Le Uri rappresentano la malattia acuta più comune in ambito ambulatoriale, spesso correlata al comune raffreddore, che è tipicamente un’infiammazione lieve e autolimitata delle membrane mucose delle vie respiratorie.[12]

La malattia batterica può seguire una malattia virale come infezione secondaria e di solito include sintomi che persistono per più di 14 giorni con una febbre più alta di quella che ci si potrebbe aspettare da un virus. Spesso la febbre peggiora dopo qualche giorno di malattia, anziché migliorare.[13]

Purtroppo, uno dei motivi più comuni per cui i fluorochinoloni vengono prescritti è per le infezioni delle vie respiratorie superiori, normalmente causate da un virus. Secondo i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc),[14] il maggior numero di prescrizioni di antibiotici in comunità viene effettuato negli Stati del sud-est.

I fluorochinoloni si sono classificati al quarto posto per quanto riguarda il maggior numero di prescrizioni per 1.000 persone nell’indice delle prescrizioni antibiotiche ambulatoriali del Cdc nel 2016. Poiché i fornitori continuano a scegliere i flurochinoloni più del dovuto per le infezioni respiratorie come la polmonite, nel 2021 il Cdc ha riferito che un gruppo di esperti ha raccomandato di ridurre del 90% l’uso di questi farmaci a questo scopo.[15]

Le infezioni batteriche e virali sono diverse sotto importanti aspetti legati alla struttura dell’organismo e al modo in cui rispondono ai farmaci. Sebbene entrambi siano troppo piccoli per essere visti a occhio nudo, il virus più grande è in realtà più piccolo del batterio più piccolo.[16] A differenza dei batteri, più complessi, i virus non possono sopravvivere senza un ospite e si riproducono solo attaccandosi ad altre cellule. Inoltre, a differenza dei batteri, la maggior parte dei virus è specifica nelle cellule che attacca.

Le differenze nella struttura e nella complessità dell’organismo hanno un impatto sul tipo di farmaco che può essere efficace contro di esso. Le infezioni virali non sono influenzate da antibiotici come i fluorochinoloni. In realtà, l’uso di antibiotici per le infezioni virali contribuisce solo all’aumento del numero di infezioni resistenti agli antibiotici.

I fluorochinoloni sono legati a diversi problemi di salute

Gli antibiotici fluorochinolonici sono stati associati a rotture e danni al tendine d’Achille per oltre un decennio. Altri eventi avversi gravi, come distacchi della retina e aneurismi dell’aorta, possono essere associati ad altri sistemi che richiedono la formazione di collagene.[17] Questo potrebbe anche spiegare, almeno in parte, come il farmaco aumenti il rischio di rottura o dissezione dell’aorta, dato che il collagene[18] riveste le arterie e le vene per consentire l’allungamento mentre il cuore pompa il sangue.[19]

Successivamente, nel luglio 2022 l’Fda ha emesso un’altra avvertenza, «mettendo in guardia i medici dall’aumento del rischio di tendinite e rottura dei tendini associato al loro uso»[20]. Secondo la dott.ssa Renata Albrecht, che dirige la Divisione prodotti per patogeni speciali e trapianti dell’Fda, «le rotture dell’Achille associate ai fluorochinoloni sono da tre a quattro volte più frequenti di quelle che si verificano tra le persone che non assumono questi farmaci»[21].

Pertanto, se si assumono questi antibiotici, è necessario chiedere immediatamente assistenza medica in caso di indolenzimento o infiammazione dei muscoli o dei tendini. Inoltre, non bisogna fare esercizio fisico quando le articolazioni ne sono affette.

I farmaci sono anche potenti agenti chelanti del ferro che possono innescare cambiamenti epigenetici attraverso la perdita di agenti che richiedono il ferro come cofattore. Come è stato osservato in uno studio, questo potrebbe anche spiegare la classica tossicità renale associata agli antibiotici:[22]

«A concentrazioni sub-millimolari, questi antibiotici hanno inibito le demetilasi degli istoni del dominio jumonji, le demetilasi del Dna Tet e le prolil 4-idrossilasi del collagene, portando rispettivamente all’accumulo di istoni e Dna metilati e all’inibizione dell’idrossilazione della prolina nel collagene. Questi effetti possono spiegare la nefrotossicità e la tendinopatia indotte dai fluorochinoloni».

Uno studio recente[23] ha collegato l’uso dei fluorochinoloni al numero crescente di bambini e adulti colpiti da calcoli renali. Le probabilità di calcoli aumentano di 1,5 volte con l’uso di fluorochinoloni e l’esposizione entro 3-12 mesi è stata associata a un rischio maggiore. I bambini e gli adolescenti sono risultati particolarmente suscettibili.

Le reazioni possono coinvolgere tutto il corpo, con ripercussioni sul sistema nervoso centrale e sull’apparato muscolo-scheletrico, visivo e renale, a volte contemporaneamente. Tra le reazioni gravi riportate vi sono:[24]

  • Disturbi della memoria
  • Delirio
  • Agitazione
  • Disorientamento
  • Distacco della retina[25]
  • Perdita dell’udito e/o acufene[26]
  • Disturbi dell’attenzione
  • Calcoli renali
  • Insufficienza renale[27]
  • Ipoglicemia che porta al coma
  • Rottura o dissezione dell’aorta
  • Rottura o dissezione del tendine

Più effetti collaterali psichiatrici di quanti se ne possano immaginare

I ricercatori raccomandano ulteriori studi per comprendere la patogenesi causata dagli antibiotici, al fine di trattare le malattie associate agli antibiotici attraverso la mitigazione dell’ambiente intestinale, ripristinandolo al suo stato originale.[28]

Ulteriori ricerche hanno dimostrato che uno squilibrio del microbioma intestinale causato dagli antibiotici può influire negativamente sulla salute in vari modi e per lunghi periodi di tempo.[29] Se il vostro medico vi prescrive uno di questi pericolosi antibiotici, chiedete di usarne un altro. È insolito che un fluorochinolone sia l’unico antibiotico utilizzabile per trattare l’infezione.

Ricordate che questi antibiotici pericolosi devono essere usati solo come ultima risorsa. Se è necessario, assicuratevi di leggere attentamente il foglietto illustrativo e tutte le avvertenze, e ricorrete all’attenzione medica nel momento in cui notate un effetto collaterale.

Il defunto dott. David Flockhart, che è stato professore di medicina e a capo della farmacologia clinica presso la Facoltà di Medicina dell’Indiana University, e che prima della sua morte era considerato uno dei maggiori esperti degli effetti collaterali dei fluorochinoloni, ha affermato nel 2012 che «ben un terzo dei pazienti che assumono un fluorochinolone sperimenterà una sorta di effetto collaterale psichiatrico»[30].

Flockhart aveva cercato di richiamare l’attenzione su questi farmaci oltre 10 anni prima, nel 2001, quando aveva denunciato specificamente l’antibiotico Cipro, cercando di sottolineare quanto siano pericolosi i fluorochinoloni[31].

Gli antibiotici provocano cambiamenti permanenti nel microbioma intestinale

L’idea di salute del microbioma intestinale ha cambiato tutto. Negli ultimi anni è diventato sempre più evidente che la composizione del microbioma intestinale gioca un ruolo enorme nella salute e nella prevenzione delle malattie. Il cancro e molte altre condizioni di salute (tra cui l’obesità, la depressione, il Parkinson e le allergie, solo per citarne alcune) sono stati ricondotti all’influenza dei microbi intestinali.

Poiché l’intestino è la residenza principale del sistema immunitario,[32] l’alterazione del microbioma intestinale altera automaticamente la funzione immunitaria, con conseguenze di vasta portata. Un modo in cui gli antibiotici possono promuovere le malattie è quello di creare un ambiente ricco di ossigeno nell’intestino, favorendo la crescita di batteri patogeni.

I microbi benefici crescono in un ambiente anaerobico (senza ossigeno), mentre i batteri patogeni hanno bisogno di ossigeno per sopravvivere.[33] I dati suggeriscono che anche un solo ciclo di antibiotici può alterare negativamente il microbioma fino a un anno, motivo per cui è fondamentale usare gli antibiotici solo quando è assolutamente necessario.[34]

Tuttavia, il dottor Martin Blaser del Langone Medical Center della New York University sostiene che l’impatto degli antibiotici sui batteri intestinali potrebbe essere permanente. In un editoriale su Nature scrive:[35]

«Le prime prove fornite dal mio laboratorio e da altri suggeriscono che, a volte, la nostra flora amica non si ristabilisce mai completamente. Questi cambiamenti a lungo termine dei batteri benefici all’interno del corpo delle persone possono persino aumentare la nostra suscettibilità alle infezioni e alle malattie».

«L’uso eccessivo di antibiotici potrebbe alimentare il drammatico aumento di patologie come l’obesità, il diabete di tipo 1, le malattie infiammatorie intestinali, le allergie e l’asma, che sono più che raddoppiate in molte popolazioni».

L’importanza di sostenere la salute e l’intestino

Quanto più forte è il sistema immunitario, tanto minori sono le possibilità per i microbi di insediarsi nel corpo. Di seguito sono riportate alcune strategie di base per sostenere il sistema immunitario e prevenire le malattie.

  • Ottimizzare la dieta – Evitare gli alimenti che danneggiano il sistema immunitario, come i grassi saturi, i cibi fritti, gli alimenti lavorati, gli zuccheri e i cereali. Cercare di ridurre l’apporto netto di carboidrati (zucchero, cereali, fruttosio) e proteine, sostituendoli con grassi sani di alta qualità.
  • Riequilibrare la flora intestinale – Uno dei modi migliori per sostenere l’intestino è incorporare nella dieta alimenti naturalmente fermentati, arrivando a consumarne da 113 a 170 grammi al giorno. È possibile assumere un integratore probiotico di alta qualità, ma gli alimenti fermentati tendono a offrire i maggiori benefici.
  • Esercizio fisico regolare – L’esercizio fisico migliora la circolazione delle cellule immunitarie nel sangue, creando un sistema più efficiente per individuare ed eliminare gli agenti patogeni nel corpo. Accertare che il piano di fitness includa allenamento con i pesi, esercizi ad alta intensità, stretching ed esercizi per la parte centrale (torso).
  • Dormire a sufficienza – Le ricerche dimostrano che la privazione del sonno ha lo stesso effetto sul sistema immunitario di uno stress fisico o di una malattia, motivo per cui ci si può sentire male dopo una notte insonne.
  • Ridurre lo stress – Livelli elevati di ormoni dello stress possono ridurre l’immunità, quindi è importante implementare una sorta di gestione dello stress. La meditazione, la preghiera, lo yoga e le tecniche di libertà emotiva (Eft) sono tutte strategie eccellenti per gestire lo stress, ma bisogna trovare quella che funziona meglio per sé.
  • Ottimizzare i livelli di vitamina D – Gli studi dimostrano che una vitamina D insufficiente può aumentare il rischio di Mrsa e altre infezioni. La migliore fonte di vitamina D è l’esposizione al sole. Monitorate i vostri livelli di vitamina D per verificare che siano in un intervallo terapeutico compreso tra 60 e 80 ng/mL. Se non potete esporvi ai raggi Uv, prendete in considerazione l’assunzione di un integratore orale di vitamina D3, insieme a magnesio e vitamina K2 (MK-7).

Oltre alle misure legate allo stile di vita sopra elencate, esistono agenti naturali che sono naturalmente antibatterici, tra cui i seguenti:

  • Vitamina C – Il ruolo della vitamina C nella prevenzione e nel trattamento delle malattie infettive è ormai consolidato. La vitamina C per via endovenosa è un’opzione, ma se non avete accesso a un medico in grado di somministrarla, la vitamina C liposomiale è la forma orale più potente. 
  • Aglio – L’aglio è un potente antibatterico, antivirale e antimicotico. Può stimolare il sistema immunitario, aiutare le ferite a guarire e uccidere i batteri resistenti agli antibiotici. Per ottenere la massima efficacia, l’aglio deve essere consumato fresco e crudo (tritato o schiacciato).
  • Estratto di foglie di ulivo – Studi in vitro dimostrano che l’estratto di foglie di ulivo è efficace contro la Klebsiella, un batterio gram-negativo, inibendone la replicazione, oltre a essere tossico per altri microbi patogeni.
  • Miele di Manuka – Il miele di Manuka, ricavato dai fiori e dal polline dell’arbusto di Manuka, si è dimostrato più efficace degli antibiotici nel trattamento di infezioni cutanee gravi e difficili da guarire. Studi clinici hanno dimostrato che il miele di Manuka è in grado di eradicare efficacemente più di 250 ceppi clinici di batteri, comprese varietà resistenti come l’Mrsa.
  • Olio dell’albero del tè – L’olio dell’albero del tè è un antisettico naturale che ha dimostrato di uccidere molti ceppi batterici.[36]
  • Argento colloidale – L’argento colloidale è considerato da secoli un efficace antibiotico naturale e recenti ricerche dimostrano che può persino aiutare a debellare i patogeni resistenti agli antibiotici. Se siete interessati a questo trattamento, assicuratevi di leggere le ultime linee guida per l’uso sicuro dell’argento colloidale, poiché vi sono rischi legati a un uso improprio.

Pubblicato originariamente il 30 settembre 2022 su Mercola.com

 

Riferimenti:

[1] American Microbiome Institute, January 20, 2016

[2] Institute of Science for Society February 26, 2014

[3] Drugs.com, Antibiotics Guide

[4] Food and Drug Administration, July 26, 2016

[5] Food and Drug Administration, A Guide to Drug Safety Terms at the Fda

[6] Food and Drug Administration, July 26, 2016

[7] Food and Drug Administration, December 20, 2018

[8] Fda. Fda Updates Warnings for Oral and Injectable Fluroquinolone Antibiotics Due to Disabling Side Effects. January 19, 2022

[9] Frontiers in Medicine. April 29, 2022

[10] Food and Drug Administration, December 20, 2018

[11] NBC News, December 20, 2018

[12] Medscape, Upper Respiratory Tract Infection

[13] Duke Health, October 1, 2013

[14] Centers for Disease Control and Prevention, Outpatient Antibiotic Prescriptions — United States, 2016

[15] CDC. 2021 Update on Antibiotic Use in the United States. 2021

[16] Mayo Clinic. Bacterial vs. Viral Infections: How Do They Differ?

[17] BMJ Open, 2015; 5(11)

[18] Collagen, G.A. Holzapfel, P 285

[19] Collagen Complete, Did You Know That the Walls of Your Blood Vessels are Lined With Collagen and Elastin?

[20] ABC News. Fda Mandates Black Box Warning for Some Antibiotics. July 9, 2022

[21] ABC News. FDA Mandates Black Box Warning for Some Antibiotics. July 9, 2022

[22] Journal of Biological Chemistry, 2015;290(36):22287

[23] Renal and Urology News, May 15, 2018, Kidney Stones Linked to Oral Antibiotics

[24] MPR, July 10, 2018

[25] JAMA, 2012;307(13)

[26] Ther Adv Drug Saf. 2018 Apr; 9(4): 219–221

[27] Drug Safety, 2000;22(6):479

[28] Yonsei Medical Journal, 2018;59(1):4

[29] Frontiers in Microbiology, 2015;6:1543

[30] Forbes, “Antibiotic Alert: The Drug the Doctor Ordered Could Cause Deadly Side Effects,” September 30, 2012

[31] UCLA Department of Epidemiology, “Drug of Choice Has a Downside,” October 29, 2001

[32] Hopkinsmedicine.org, November 2015

[33] Cell Host & Microbe 2016;19(4):443

[34] Cell Host & Microbe 2016;19(4):443

[35] Wired, August 26, 2011

[36] Journal of Hospital Infection, 2004;56(4):283

 

Articolo inglese: Antibiotics Linked to Fatal Heart Condition

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