Giovane cinese arrestato per aver condiviso immagini di un fiore di loto

Qualche tempo fa Wang Dushan ha condiviso nel web cinese due foto che ritraevano dei fiori di loto e le parole ‘verità, compassione, tolleranza’ in caratteri cinesi, e del materiale promozionale di uno spettacolo di danza classica cinese del 2013. A causa di questo, il 20enne è stato sbattuto in carcere e messo sotto processo.

La ragione è che entrambe le immagini sono connesse al Falun Gong, una disciplina spirituale tradizionale cinese i cui praticanti vengono perseguitati dal regime comunista dal 1999. Le parole verità, compassione e tolleranza nella foto del fiore di loto rappresentano i principi del Falun Gong (anche molti membri della famosa compagnia di danza cinese Shen Yun Performing Arts sono praticanti della disciplina).

Tuttavia, dal momento che Wang Dushan non è un praticante del Falun Gong, il trattamento che le autorità cinesi gli hanno riservato è sconcertante: Wang è stato preso in custodia l’11 luglio a Pechino, mentre si trovava al lavoro; in seguito è stato trasferito al Centro di detenzione del distretto di Ganyu, nella sua provincia natale del Jiangsu della Cina orientale, secondo quanto riferisce l’emittente in lingua cinese di New York New Tang Dynasty Television (sia Ntd Tv che Epoch Times fanno capo all’Epoch Media Group).

La polizia ha dichiarato che Wang Dushan è stato arrestato perché stava propagandando il Falun Gong su internet. Un tribunale del distretto di Ganyu ha accusato il giovane di «minare l’attuazione della legge». La cosa assurda è che Wang «non pratica il Falun Gong», ha detto un parente del ragazzo a Ntd in un’intervista telefonica. «È solo un ragazzo che si è messo nei guai per aver scaricato alcune immagini».

Per meglio comprendere lo scenario in cui avvengono simili fatti, va ricordato che, il 20 luglio 1999 l’ex capo del Partito Comunista Cinese Jiang Zemin ha lanciato una campagna per ‘sradicare’ il Falun Gong. La pratica, che si basa sull’esecuzione di una serie di cinque lenti esercizi meditativi e sull’apprendimento di insegnamenti morali, aveva attratto, secondo le stime ufficiali e quelle dell’Associazione del Falun Gong, rispettivamente tra i settanta e i cento milioni di cinesi.

Secondo il sito Minghui.org, un’agenzia d’informazione specializzata sulla persecuzione del Falun Gong, sono stati uccisi dalle torture e dagli abusi oltre 3.900 praticanti, mentre centinaia di migliaia di altri sono in carcere. Ma, fatto ancor più grave, si stima che tra il 2000 al 2008 il regime cinese abbia prelevato a scopo di lucro gli organi di 65 mila praticanti del Falun Gong, che conseguentemente sono rimasti uccisi. Investigatori indipendenti, ritengono che il prelievo forzato degli organi sia tuttora in corso e che il numero dei decessi sia di gran lunga superiore. Solitamente, la persecuzione del Falun Gong si estende anche ai familiari dei praticanti e capita spesso che in Cina i datori di lavoro licenzino i praticanti dai loro incarichi su pressione delle autorità cinesi.

Persino nel contesto di tale campagna, l’arresto di Wang Dushan e il conseguente processo sembrano essere particolarmente aggressivi. In tribunale, il presidente della corte Sun Jiangzhong ha interrotto l’avvocato di Wang, Zhang Zanning, a metà della sua arringa e gli ha intimato di «non parlare così tanto», ha riferito l’avvocato a Ntd. Il giudice Sun ha successivamente limitato l’intervento di Zhang a una presentazione di dieci minuti. Secondo un resoconto del processo riportato da Minghui, il giudice ha perfino deriso Zhang quando ha presentato la sua difesa, dichiarando che aveva già presidiato numerosi casi del genere e che l’avvocato non dovrebbe parlare di fatti irrilevanti rispetto al caso in discussione.

Le autorità giudiziarie cinesi hanno «violato i regolamenti giudiziari in quasi tutti i casi del Falun Gong», ha spiegato Zhang a Ntd. Per esempio, la polizia ha retroattivamente accusato Wang Dushan di aver ‘minato l’applicazione della legge’ il 19 giugno, poi in seguito lo ha formalmente incriminato con l’accusa di ‘utilizzo di internet per minare la legislazione nazionale’: un reato penale inesistente in Cina, ha chiarito Zhang.

L’avvocato ha anche spiegato che Wang non pratica il Falun Gong e che se anche così fosse, ci sarebbe da considerare che per la legge cinese il Falun Gong non è illegale. Piuttosto, i massimi organi della magistratura del regime cinese hanno «commesso un errore fondamentale» nel 1999, quando «si sono resi complici della campagna di persecuzione di Jiang Zemin contro il Falun Gong» contribuendo attivamente essi stessi alla persecuzione dei praticanti della disciplina, ha concluso l’avvocato Zhang.
Quanto a Wang Dushan, si trova tuttora nel Centro di detenzione di Ganyu e per il momento non stato condannato.

 

Articolo in inglese: ‘20-Year-Old Chinese Man Put on Trial for Sharing Picture of Lotus Flower

 
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