La rappresaglia di Elon Musk di dismettere le navicelle Dragon di SpaceX, comunicata il 5 giugno su X, giunge all’indomani di un commento del presidente Donald Trump, che ha suggerito di cancellare tutti i contratti e sussidi pubblici legati a Musk come misura per contenere la spesa federale.
Le capsule Dragon costituiscono da anni una componente centrale sia nelle attività spaziali della Nasa sia nel settore militare che, nei prossimi quattro anni, destinerà oltre un un terzo del budget a lanci affidati all’azienda. Sin dai primi voli cargo verso la Stazione spaziale internazionale nel 2012 alla prima missione con equipaggio nel 2020, le navicelle spaziali Dragon hanno sempre garantito una autonomia per l’accesso all’orbita bassa. A SpaceX è stato affidato anche lo sviluppo di uno dei lander lunari previsti dal programma Artemis, finalizzato al ritorno dell’uomo sulla Luna. L’azienda è inoltre incaricata di progettare il veicolo per il rientro controllato della Stazione spaziale entro il 2030.
Attualmente, la Crew Dragon rappresenta l’unica navetta operativa per il trasporto umano nello spazio da parte degli Stati Uniti. La collaborazione con la Boeing, che mira a offrire un’alternativa con la capsula CST-100 Starliner, non ha finora garantito un servizio affidabile. Nel 2024, il primo volo con equipaggio della Starliner ha raggiunto la Stazione spaziale ma non ha potuto completare il rientro a causa di un guasto tecnico. Gli astronauti hanno fatto ritorno con una capsula Dragon.
Anche il veicolo Orion, progettato dalla Nasa per le missioni lunari Artemis, non ha ancora effettuato voli con equipaggio. Le sue caratteristiche la rendono inadatta alle missioni di routine in orbita bassa.
Sul fronte privato, anche la Blue Origin — la compagnia fondata da Jeff Bezos — e il razzo New Glenn, sono al lavoro per offrire voli abitati in orbita terrestre bassa ma al momento non hanno ancora raggiunto la loro piena operatività.
Intanto SpaceX prosegue le attività nel settore privato. Il prossimo lancio di una capsula Crew Dragon è previsto per la mattina del 10 giugno, quando partirà dal Kennedy Space Center la missione Axiom 4, destinata alla Stazione spaziale internazionale.
Infine, secondo Reuters, Musk avrebbe annunciato giovedì che SpaceX ritira la decisione di dismettere le navicella spaziali Dragon, rettificando la dichiarazione rilasciata poche ore prima.