Il ministero di Giustizia statunitense ha accusato martedì l’Università della California di Los Angeles (Ucla) di aver violato le leggi sui diritti civili per non aver protetto adeguatamente gli studenti ebrei e israeliani da episodi di antisemitismo. Secondo un comunicato ufficiale del dipartimento, l’ateneo avrebbe mostrato «indifferenza deliberata», creando un ambiente ostile, in violazione della Clausola di uguaglianza del Quattordicesimo emendamento e del Titolo VI del Codice dei diritti civili del 1964. «La nostra indagine ha rivelato prove preoccupanti di antisemitismo sistemico alla Ucla», ha dichiarato la procuratrice generale Pam Bondi, aggiungendo che l’università dovrà rispondere severamente delle sue mancanze. La denuncia arriva dopo che Ucla ha già accettato di pagare oltre 6 milioni di dollari nell’ambito di un accordo legale, in seguito a una causa intentata da docenti e studenti ebrei per la gestione delle proteste pro palestinesi avvenute nel campus lo scorso anno. Il Doj ha inoltre fatto sapere che continuerà a indagare su altri campus del sistema universitario californiano.
