Il 4 giugno, Alberto Nagel — amministratore delegato di Mediobanca — illustrerà l’offerta per l’acquisto della privata Banca Generali a un gruppo di investitori italiani, in vista dell’assemblea degli azionisti prevista a metà giugno per votare l’operazione, secondo quanto riporta Reuters. Lo scorso mese, Mediobanca ha annunciato l’intenzione di acquisire Banca Generali, controllata dal principale assicuratore italiano Generali, in un’operazione da 6 miliardi e 300 milioni di euro.
Nel frattempo, Mediobanca sta respingendo un’offerta, non sollecitata, da parte della rivale più piccola Banca Monte dei Paschi. Il consiglio di amministrazione di Mediobanca ha respinto la proposta di acquisizione della banca toscana, sostenendo che l’operazione danneggerebbe gli azionisti, mancando di razionale strategico e finanziario. Il gruppo di investitori italiani, legato da un patto di consultazione siglato nel 2018 sulle questioni più rilevanti riguardanti Mediobanca e titolare collettivamente dell’11,9% del capitale, ha dichiarato a febbraio di condividere le valutazioni del consiglio.
Sotto la guida di Alberto Nagel, Mediobanca si è allontanata dal suo storico ruolo di holding finanziaria, rafforzando le attività di gestione patrimoniale e credito al consumo. Da anni l’istituto cercava un partner nel settore della gestione patrimoniale e in passato aveva valutato un’offerta per Banca Generali, senza mai concretizzarla. Nagel ha espresso la speranza che il sostegno degli azionisti all’operazione Banca Generali segnali la volontà di respingere la proposta di Monte dei Paschi.
Mediobanca e Monte dei Paschi condividono due azionisti di peso: le famiglie Del Vecchio e Caltagirone, che hanno avuto divergenze con Mediobanca riguardo al proprio ruolo come investitori in Generali. Secondo una fonte, Nagel ha recentemente incontrato Francesco Milleri, presidente di Delfin (la holding della famiglia Del Vecchio) e Francesco Gaetano Caltagirone per discutere dell’offerta per Banca Generali. Questa settimana e la prossima, l’amministratore delegato incontrerà investitori istituzionali a Londra e New York. Tra gli investitori italiani legati al patto di consultazione figura Banca Mediolanum, con una partecipazione del 3,5% in Mediobanca.